Ultima spiaggia? Gara da dentro o fuori, decisiva per il futuro e la panchina? Non per Fabrizio Castori: “Ci sono tante partite, questa non va enfatizzata ma è importante. La squadra respira un’aria positiva, quella di poter arrivare alla prima vittoria. Arrivasse domani, sarebbe tanta roba”. L’allenatore granata è certamente consapevole dell’importanza della posta in palio contro il Genoa, ma cerca di tenere la concentrazione al livello giusto, senza sfociare nella tensione o nella paura.
Missione tre punti
Il mister marchigiano in tardissima mattinata ha incontrato la stampa in conferenza presso la moderna sede salernitana di Caffé Motta, sponsor ufficiale della Salernitana. Contro i rossoblu è gara da vincere per la classifica e per il morale. “La squadra si sta convincendo che è maturo il successo, lo vuole a tutti i costi, ci manca solo quello per completare un discorso di crescita evidente nelle prestazioni e nei numeri. – le sue parole – Siamo in un momento in cui dobbiamo certificare i progressi fatti e acquisire quel morale indispensabile per poterci tuffare con più slancio in questa rincorsa. La strada è quella giusta. I risultati sono la panacea di tutti i mali, ne siamo consapevoli e cercheremo di metterci nelle condizioni affinché possano arrivare e mettere a tacere ogni voce. In questo momento non possiamo guardare in faccia a nessuno: abbiamo rispetto di tutti gli avversari ma ci troviamo a un bivio, domani dobbiamo solo vincere, non snobbo il Genoa ma non possiamo affrontare la partita ponendoci domande sui nostri avversari. Poter accorciare significa poter tirare dentro di nuovo nella lotta salvezza anche loro. La classifica dice che arriviamo a un appuntamento importante, come si fa a non dirlo”.
La formazione
Ribéry è convocato. La Salernitana non può fare a meno della sua classe e della sua personalità in un match così importante. “Franck gioca, sta bene, per quanto ne avrà non lo so. Ma è generoso, un esempio per gli altri. Contro il Verona è stato quello che ha fatto le maggiori accelerazioni nel breve: con lui più due punte e col modo che ha di aggredire e fare il suo ruolo ce la facciamo ad essere incisivi, non giochi certo con un uomo in meno a centrocampo perché nonostante l’età ti aiuta anche in fase di non possesso“, dice Castori prima di affrontare l’argomento difesa. Contro il Genoa si va verso la conferma del reparto a quattro. “Gyomber fa il terzino destro di ruolo in Nazionale. Io ho cercato di aggiustare le cose, in questo momento ritengo che abbia caratteristiche per compensare a livello difensivo alcuni deficit. – afferma il trainer – La sosta poi ci restituirà Veseli che non gioca da luglio e non può entrare domani in una partita che ci giochiamo la vita. Gyomber è una soluzione che secondo me può andare. Boga salta i giocatori del Milan, della Juve, dell’Inter, a lui è andato via una volta sola. Per giudicare i calciatori devi vedere anche al cospetto di chi ti trovi. Nel complesso la squadra ne ha beneficiato di questo cambio, con un difensore in meno e un centrocampista in più siamo stati più alti e aggressivi, abbiamo fatto pressing nella metà campo avversaria; prima subivamo gli avversari, ora li andiamo a prendere“. Castori prosegue: “Abbassarsi non è mai una scelta, ma una conseguenza. Ti metti dietro se gli avversari ti fanno mettere dietro, se tu li aggredisci tieni lontani gli avversari e hai meno possibilità di prendere gol, aumentando le possibilità di farne. Kastanos? Ha fatto una buona gara col Sassuolo, si gioca le sue chances, può fare anche la mezzala e potrebbe dare un pizzico di qualità in più in mezzo al campo, unito al dinamismo; è arrivato in ritardo, senza preparazione ed ora sta meglio, ma deve correre, altrimenti con me non si gioca. I due Coulibaly sono stati stratosferici in mezzo al campo, corrono tanto e permettono di assistere un giocatore come Ribéry“.
Simy e gli altri
“Il nigeriano è consapevole che deve migliorare, è una persona seria e si sta impegnando, gli stiamo vicini e lo aspettiamo, un gruppo vero sa affrontare le difficoltà di un singolo tutti insieme. Il singolo aiuta, ma tutti dobbiamo creare i presupposti affinché il processo di crescita sia a beneficio di tutti, speriamo sia arrivato per lui il momento giusto per trovare la migliore condizione. – dichiara Castori – Gli uomini si riconoscono nelle difficoltà, abbiamo cementato il gruppo, unico modo per uscire da una situazione che altrimenti diventerebbe pesante. Uniamo le forze e analizzando bene tutti gli aspetti senza superficialità. Fisicamente i nostri giocatori cominciano a fare una media di 12 Km a partita, vuol dire che stiamo crescendo. Gli attaccanti devono essere i primi difensori, i primi a non far partire gli avversari“.
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