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Cardinale a LiraTv: “Multiproprietà ingiusta, alimenta dubbi e perplessità del tifoso”

Oggi è allenatore delle giovanili del Santa Maria di Castellabate. Non pochi anni fa, invece, Roberto Cardinale è stato un mastino della difesa granata con cui si è messo in mostra per sei stagioni e mezzo tra B e C. Ospite di Goal su Goal, trasmissione di LiraTv condotta da Alessandro Ferro, l’ex centrale è ancora ricordato con piacere dai tifosi del Cavalluccio: “Confrontarsi in una piazza importante come Salerno mi ha fatto enormemente piacere. Sento ancor oggi l’affetto di tante persone che mi riconoscono per quello che ho dato: è il segno di aver rappresentato questa maglia a testa alta, sono fiero di aver dato il mio contributo. Penso che manchi, attualmente, una figura che possa dare una mano ai giovani calciatori ora in granata insegnando il rispetto per questa piazza. Centenario?  Un’emozione unica – ricorda l’ex difensore -. Già lo scorso anno era stato un evento molto bello, penso sia meglio di giocare all’Arechi. Molti ex compagni si sono messi a piangere dall’emozione per l’ambiente che si era creato”. 

Sulla multiproprietà Cardinale è abbastanza scettico sulla possibilità che un presidente possa disporre di due squadre contemporaneamente: “Per me non è giusto. Sono per semplificare il tutto. Bisogna avere delle figure ben inquadrate in una sola società, dal presidente al magazziniere. Il tifoso si deve identificare nella squadra. Il distacco avviene perché la gente nota anche questo e inizia a porsi dei dubbi, delle perplessità. Squadre B? Anche questo – prosegue l’ex centrale difensivo – è un tema di cui si sta discutendo. Se vengono usate per dare spazio a giovani promettenti è un conto, ma mi dicono che non è così. In ogni caso sono situazioni che vanno approfondite così come i cori razzisti. Bisogna fare, una volta per tutte, chiarezza. Altrimenti si perde credibilità, il tifoso si scoccia e vedere uno stadio con sole 3-4mila persone seguire una squadra importante come la Salernitana è un pugno al cuore”.

La squadra di Ventura sembra carente sotto il profilo della personalità. Questo il pensiero di Cardinale: “Spesso chi ha grinta, fame riesce a supplire alle doti tecniche. Tuttavia è una qualcosa che devi avere e che può anche darti l’allenatore, la società, la tifoseria di cui difendi i colori. Giocare a Salerno è affascinante, ma allo stesso modo se le cose non vanno bene il pallone inizia a scottare. Il mio umile consiglio è cercare di isolarsi, trovando maggiore concentrazione e consapevolezza dei propri mezzi, al di là dei risultati conseguiti”.

1 Commento

1 Commento

  1. Mai satellite della lazio

    03/12/2019 at 15:52

    Ogni tanto qualcuno senza peli sulla lingua! Cardinale UOMO LIBERO

    LIBERIAMO LA SALERNITANA
    STADIO VUOTO
    VIA GLI USURPATORI DA SALERNO

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