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Caramanno era al Teghil: “Ora stiamo attenti e lasciamo squadra in bolla, niente assembramenti!”

La Salernitana arriverà in serata al campo Volpe, intorno alle 21, al rientro dall’emozionante trasferta di Lignano. Sul web è già mobilitazione per accogliere i calciatori, ma le autorità frenano: “Lasciamoli tranquilli, faccio un appello ai tifosi affinché lascino rientrare tranquillamente i calciatori. Bisogna evitare ogni contatto fisico in questi momenti, confermiamo la bolla dei calciatori dal punto di vista della salute e dell’igiene. Capisco che è complicato, ma diamoci un pizzico sulla pancia e facciamolo per il loro bene e per il bene della Salernitana”, ha detto Angelo Caramanno, assessore allo sport al Comune di Salerno che era sui gradoni del Teghil fra i pochi spettatori accreditati per seguire da vicino la sua grande passione. L’amministrazione comunale ha allertato Protezione Civile e Questura per organizzare l’arrivo in città della carovana granata e fare in modo che tutto possa filare liscio. Non ci si può permettere di festeggiare: intanto perché il campionato non è finito e farlo prima del tempo non sarebbe opportuno, poi perché abbracci e contatti potrebbero creare assembramenti nocivi per la popolazione e ovviamente per la squadra.

“Dobbiamo stare tutti attenti. Questa squadra ha costruito un percorso in una bolla, non solo rispetto al Covid, ma anche rispetto a una tranquillità che grazie all’allenatore ha trovato: per altri 5 giorni bisogna avere la forza di farli stare tranquilli. – aggiunge Caramanno ai nostri taccuini – Come tifosi bisogna resistere, non diamo alla squadra tensioni e facciamo concentrare i ragazzi per le restanti due partite. Faccio fatica anche io a mantenermi, mi rendo conto che è difficile. Incrociamo le dita: c’è stato un po’ di scetticismo nel corso di questa stagione, trasformiamolo in scaramanzia e rimaniamo tutti con i piedi per terra”. 

L’assessore tifoso ha sofferto in tribuna al Teghil. “Ho avuto paura di pareggiarla, a un certo punto ho rivisto qualche diavoletto che girava per il campo. Sono spiriti maligni che ogni tanto ci attanagliano, di natura psicologica; ogni tanto andiamo in autoisolamento, invece dovremmo farlo solo per concentrarci. Il Pordenone, squadra dignitosa, a un certo punto ha preso il comando e onestamente mi sono preoccupato”, il commento… a freddo, dopo la gioia incontenibile espressa dopo il rigore di Tutino. “Castori? Un uomo semplice e umile, dal quale tutti devono imparare: è un grande lavoratore, un esempio per i giovani e per i grandi, parla poco e fa i fatti. Riesce a trarre il meglio da tutti, giocatori forti e meno forti. Questa è una dote di pochi. – afferma ancora Caramanno – Anche Bocchini è in gamba, sa stare nel suo ruolo e ha saputo interpretarlo al meglio oggi: in alcuni momenti sembrava anche un capo ultrà, è bella la sintesi che riesce a esprimere. I giocatori devono essere incoraggiati da questo successo in trasferta ed acquisire consapevolezza. Hanno bisogno di sentirsi bravi come sono: ‘contro’ di noi abbiamo nomi importanti, ma i nostri se giocano la fanno veder nera a tutti. Questa vittoria va dedicata anche a tutti i tifosi della Salernitana: tutti, per quanto siano critici o meno, vicini o lontani, hanno capito da un po’ di tempo che dobbiamo assumere grande attenzione e grande rispetto nei confronti di questa squadra che ha fatto un campionato straordinario, oserei dire storico, al netto di quel che accadrà alla fine della stagione”.

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