Candreva dopo l’addio al calcio: “Resterò in questo mondo. Dia fantastico a Salerno, Tchaouna giovane di prospettiva”

Due giorni fa Antonio Candreva ha detto addio al calcio, dopo mesi in cui ha atteso una chance successivamente allo svincolo con la Salernitana. L’ex calciatore di Inter e Lazio ha spiegato, sulle frequenze di RadioSei, il perché ha deciso di smettere: “Sulla mia scelta è stata decisiva l’assenza di un progetto che potesse coinvolgermi. Sono soddisfatto di quello che ho fatto fino a 38 anni, anno in più anno meno, questo non cambia le cose e la mia carriera. Ora la mia intenzione è quella di restare nel mondo del calcio. È stata la mia vita, ora devo scegliere bene cosa ho intenzione di fare, quale può essere il mio ruolo. Mi piacerebbe tantissimo fare l’allenatore, ma è un mestiere complicatissimo. Un tecnico deve pensare a mettere insieme 25 teste che pensano a se stessi. Anche allenare i giovani può essere una cosa interessante, può essere un punto di partenza”.

Candreva ha poi ammesso di aver cercato di tornare alla Lazio: “Mi sentivo ancora in grado di far qualcosa, mi sono anche offerto alla mia squadra, alla Lazio, ma non c’è stata l’opportunità. Ho chiamato e chiesto se fosse stato possibile chiudere la carriera a Roma, ma va già bene ciò che ho fatto in biancoceleste. Non mi aspettavo un ok, sapevo fosse difficile per la questione delle liste. È stato solo un tentativo, ma senza pretese”.

Una considerazione anche sui suoi due ex compagni alla Salernitana, Boulaye Dia e Loum Tchaouna, ora alla Lazio: “Sono due bravissimi ragazzi. Dia nel primo anno di Salerno è stato fantastico, poi sono accadute delle cose con società e procuratori che lo hanno penalizzato. Parliamo di un giocatore forte, è stato anche fortunato ad essere preso da una squadra come la Lazio. Tchaouna è un giovane interessante. Deve capire bene quale sia il suo ruolo, ancora oggi non ha una collocazione precisa per imporsi”.