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Cambia la posizione, non la musica: Vilhena è ancora lontano dalla sua versione migliore

di
Giovanni Adinolfi
- 22 Febbraio 2023 alle 10:30

Con l’avvicendamento dell’allenatore ha cambiato posizione in campo ma le sue prestazioni non hanno trovato un immediato giovamento: anche contro la Lazio Vilhena si è tenuto ben lontano dalla sufficienza nonostante la nuova veste tattica cucitagli addosso da Paulo Sousa. Il calciatore olandese, che con Davide Nicola agiva quasi sempre da mezz’ala, è stato schierato dal tecnico portoghese come rifinitore alle spalle di Piatek, nel 3-4-2-1, accanto a Federico Bonazzoli. Anche quanto la Salernitana ha dimostrato di potersela giocare con i ragazzi di Sarri, ossia nella prima porzione di gara, Vilhena non ha inciso e anzi si è reso protagonista di un paio di appoggi fuori misura.

Da un calciatore della sua qualità ci si aspetta molto di più e non è un caso che le vittorie della Salernitana siano andate a coincidere con le gare in cui si è espresso al meglio. Potenzialità che si vedono a sprazzi, con una continuità che è ancora ben lontana dall’essere raggiunta. E Paulo Sousa non guarda in faccia a nessuno: la dimostrazione è nel fatto che a inizio ripresa Vilhena è rimasto negli spogliatoi, al suo posto dentro Valencia. Per fare punti serve un collettivo sempre al top, senza pause: il neotecnico è stato chiaro sul tema dell’intensità e della concentrazione. Bonus esauriti, nel reparto nevralgico del campo tutti devono girare a mille, figuriamoci gli elementi come Vilhena che hanno i numeri per dare una svolta alla squadra.

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