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Calendario playout tra contestazioni e ricorsi. Nodo Lega B: se oggi lo pubblica…

Entro la giornata di oggi, la Lega Serie B dovrebbe pubblicare un nuovo comunicato con la classifica finale che vede il Brescia terzultimo, penalizzato di 4 punti, la Sampdoria 16esima e la Salernitana sopra di lei. Per effetto di ciò, da Milano ufficializzerebbero anche l’abbinamento dei playout, assegnando anche un nome alle squadre contendenti, oltre alle date già note: Sampdoria-Salernitana e Salernitana-Sampdoria.

Se così sarà, il presidente Bedin metterebbe fine a ogni dubbio, almeno sulla carta e secondo il punto di vista istituzionale, perché significherebbe non aspettare il giorno 13, quello dell’udienza al Tfn per discutere il ricorso cautelare d’urgenza della Salernitana sul blocco dei playout (impugnato il comunicato che ha indicato solo le date e non le avversarie) o in subordine l’allargamento della B a 21. Sarebbe anche una data troppo vicina al 15, quando è fissata l’andata a Marassi. Impossibile, per organizzare una partita (biglietteria, sicurezza, Gos e tutto il resto), aspettare il via libera della Lega B solo 48 ore prima. Per questo si aspetta tutto in giornata.

Non pubblicare ancora il calendario delle partite con i nomi delle squadre, già un po’ in ritardo rispetto alla normalità (ma quale normalità?), significherebbe al 99% non giocare il 15 e il 20 con tutte le conseguenze del caso, che porterebbero a ulteriori slittamenti, oppure a un vicolo cieco da cui uscire solo con la B a 21.

Si pensa che oggi, dopo un consiglio direttivo che ieri ha affrontato l’argomento (perché non riunirlo, se fosse servito in remoto e d’urgenza, anche quel 18 maggio famoso, per decidere cosa fare di Salernitana-Frosinone?) la Lega quindi continuerà dritta per la sua strada. Se sarà così, non si potrà fare a meno di notare l’ennesima contraddizione. Infatti, Bedin agirebbe in modo opposto a come fatto rinviando per la prima volta “sine die” i playout: in quella occasione, “per tutelare la regolarità” si fermò tutto solo con in mano una notizia di possibili problemi per il Brescia, senza deferimento e senza uno straccio di procedimento disciplinare avviato. Oggi, se confermata la linea di ufficializzare le partite, Bedin andrebbe avanti seppure in presenza di un procedimento incardinato, grazie al ricorso al Tfn della Bersagliera, e addirittura con la data dell’udienza già fissata (il 13 la discussione sul ricorso cautelare, il 19 giugno nel merito). E la regolarità da tutelare? E se il 13 il Tfn accogliesse il ricorso granata, si ripeterebbe lo scenario già visto circa un mese fa, con i rimborsi dei biglietti e l’annullamento per la seconda volta di partite già programmate? Succede tutto e il contrario di tutto nel calcio.

Una cosa è certa. La Salernitana sta dividendo in due binari questi delicatissimi giorni: uno è totalmente sportivo, con il direttore Valentini impegnato a tenere la squadra sul pezzo ed anche la proprietà, dopo le ripetute visite delle scorse settimane, che ha trasmesso il concetto che i playout si giocano e si giocheranno, quindi bisogna vincerli sul campo mettendo tutta la rabbia salita in queste settimane. L’altro binario, che non influenza minimamente il cammino del gruppo di Marino, mentre prova a isolarsi da tutto e tutti, è quello legale, una battaglia di principio. La Salernitana non vuole scappare dai playout, pienamente meritati in classifica dopo un campionato per lunghi tratti largamente insufficiente rispetto alle aspettative, ma vuole difendere e tutelare il suo diritto di giocare questi playout nella data originale (oramai passata) per dare la giusta continuità all’ardore agonistico e alla forma fisica con il finale di stagione, e contro l’avversario che in quel momento era designato. Il club granata è pronto a tutelarsi in ogni sede, se servirà anche fuori dalla giustizia sportiva, ma farà ciò sempre rispettando le istituzioni sportive e le loro decisioni, quindi nel caso giocando i playout e possibilmente vincendoli.

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