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Calcio femminile sotto giurisdizione Figc, obbligatorio avere una squadra: granatine sono in Eccellenza

La storia è cambiata, adesso per disputare il campionato di Serie B occorre rispettare determinati criteri. Tra questi, l’obbligatorietà per tutte le società professionistiche di iscrivere a un campionato anche una formazione femminile. La Figc da quest’anno ha preso il controllo del movimento che prima era sotto la giurisdizione della Lega Dilettanti: il motivo è semplice, il calcio femminile è uno sport olimpico e il movimento deve crescere anche in Italia. Stando ai dati Uefa le percentuali italiane si stanno elevando vertiginosamente e anche le tv stanno dando sempre più spazio al campionato di Serie A femminile (Sky mostra una gara ogni domenica).

Anche la Salernitana, dunque, ha dovuto provvedere affiliando così la Real Salernitana. Le granatine adesso vestono il cavalluccio e sono a tutti gli effetti la prima società di calcio femminile in città. La Salernitana femminile disputa il campionato di Eccellenza e dopo 3 partite sono terze (come i colleghi maschi) con 6 punti conquistati. Disputano le proprie partite al Volpe e hanno anche aperto le iscrizioni per le scuole calcio: le norme Uefa impongono, ogni anno, un tesseramento di almeno 20 calciatrici Under 12.

La Salernitana si sta muovendo, anche se c’è ancora strada da percorrere. L’esempio, in B, è dato dal Benevento con le Streghe che sono il fiore all’occhiello del calcio femminile meridionale. Chissà cosa succederà se la Salernitana femminile dovesse raggiungere la Serie B, dove attualmente gioca la S.S. Lazio Women. Le ragazze biancocelesti sono molto seguite da Lotito, che recentemente ha assistito a una partita dal vivo. Sfortunata per le ragazze della Lazio, sconfitte nel derby con la Roma: “Non meritavamo la sconfitta nel derby – ha detto il patron anche della Salernitana al termine del match – Ho voluto assistere a questa gara per capire quali sono le problematiche tecniche del campo sul quale si cimentano le ragazze ed ho individuato quali sono le criticità che andremo a rimuovere. Sono stato un fautore, insieme a Carlo Tavecchio, dello sviluppo del calcio femminile: durante un incontro in Norvegia con i rappresentanti della Nazionale ci era stata posta una domanda in merito alla condizione attuale del nostro movimento calcistico femminile. Eravamo in svantaggio rispetto ai paesi nordici: dopo quell’incontro abbiamo intrapreso una valorizzazione di questo sport, obbligando le varie società ad allestire vivai femminili, coltivando l’idea che ogni squadra di Serie A potesse avere anche una selezione femminile. La Lazio come la Salernitana sono dei Club forti che riescono a coniugare i risultati sportivi a quelli economici”.

Obiettivo di Lotito è riportare ai vertici anche il calcio femminile salernitano. Che ha un passato glorioso. Il calcio femminile a Salerno era molto popolare soprattutto negli anni ’70, quando esisteva l’Unione Sportiva Salernitana Femminile. Nel ’76 la Salernitana femminile vinse il campionato interregionale e fu promossa in Serie A. Al Vestuti arrivarono a giocare formazioni di livello come Roma, Milan e la stessa Lazio. Fu un’annata amara, la Salernitana fu retrocessa e poi non ebbe la forza economica di proseguire il progetto. Che però, 40 anni dopo, sta provando a rinascere.

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