La Salernitana ha cinque potenziali centravanti in organico che, nelle prime 21 giornate di campionato, hanno prodotto solo sei gol, di cui 4 a firma Dia. È evidente che non può essere il solo Candreva (miglior marcatore con 5 reti finora) a tirare la carretta. Pippo Inzaghi lo sa, ripensa a quando si presentò e disse che “senza i 14-15 gol di Boulaye potremmo fare fatica a portare a casa le penne”. Ne mancherebbero una decina ma il giocatore si rivedrà in campo, se resterà in granata, solo il 4 febbraio contro il Torino.
Scaduta la clausola di 21 milioni, effettuato il colloquio con dirigenza e proprietà, il giocatore resta in balia delle voci di mercato e delle manovre del suo agente Vasilyev, russo, che potrebbe portarlo nella sua patria, dove peraltro il mercato chiude il 22 febbraio con conseguente rischio che il tira e molla, il “resto o non resto” vada avanti ancora per un mese.
Juventus-Salernitana di Coppa Italia: Ikwuemesi in azione (foto F. Pecoraro)
Oltre all’ex del Villarreal, la Salernitana ha in rosa Simy, Ikwuemesi, Botheim e Stewart. Un parco attaccanti – eccezion fatta per esterni e mezze punte – da rinforzare. Il giamaicano ha dimostrato di non essere pronto e, se non sarà ceduto, resterà fuori lista. Quanto al norvegese, si sta cercando a tutti i costi una sistemazione: non rientra nei piani, ha “bruciato” le opportunità che gli sono state date anche a inizio stagione soprattutto da Sousa e non ha grandissimi estimatori se non in contesti di categoria inferiore o campionati meno allettanti, che continua a rifiutare. Discorso ancora diverso per i due nigeriani: a Simy non manca l’impegno ma è rimasto per mesi ad allenarsi da solo e paga la ruggine. In estate era un pacco chiuso e messo in cantina in attesa di disfarsene e adesso è titolare, apprezzato da Inzaghi che attorno probabilmente non vede elementi migliori. Il che è tutto dire. Ikwuemesi ha anche lasciato intravedere qualche qualità interessante ma è acerbo e deve fare esperienza, dato che arriva dal campionato sloveno. Fin qui è stato protagonista di gestioni di palla scellerate nelle ultime partite, ha messo a segno un golletto importante a Reggio Emilia col Sassuolo ma poi ha fallito altre ghiotte opportunità. La Salernitana aveva pensato di cederlo ma non è un operazione fattibile. Il giocatore è… incedibile non per volontà dell’allenatore, bensì perché ha già giocato minuti ufficiali a inizio stagione con la maglia del Celje, tra il campionato sloveno e le coppe europee: per regolamento, infatti, non può vestire una terza maglia e potrebbe soltanto tornare in Slovenia.
La società di Iervolino monitora la situazione Defrel del Sassuolo. Il francese è reduce da un problema muscolare al polpaccio, ha uno stipendio alto ed è in scadenza. Al momento il club neroverde non sembra disposto ad accollarsi parte dell’ingaggio. Si sa, però, che negli ultimi giorni di mercato le carte in tavola possono sempre cambiare e Sabatini spera di poter tornare all’attacco con maggiore margine di movimento. La società granata, come è noto, deve procedere con un low profile e non può investire tanto, se non per profili limitati ai prossimi sei mesi e comunque legati a uscite da fare prima, in modo da mettere il budget destinato originariamente ad altri calciatori su quelli nuovi da ingaggiare.
Il discorso Bonazzoli in questo darebbe più agio: è in prestito a Verona, la Salernitana ne paga già buona parte di stipendio e sarebbe più facile riportarlo subito a Salerno. Ci si continua a scontrare con le resistenze del team gialloblù, che pure non sembra intenzionato a puntare tutto sul classe 1997. Anzi, ha iniziato a fare innesti dall’estero proprio sul fronte offensivo che potrebbero “liberare” l’ex interista in anticipo. Nel gioco delle parti, gli scaligeri chiedono qualcosa in cambio. La sensazione è che il valzer d’attacco, come di consueto, si sbloccherà la prossima settimana negli ultimi giorni del mercato: il gong alle ore 20 di giovedì 1 febbraio.
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