Bjelanovic promuove Gregucci: “Tecnico molto preparato, ma Djuric non fa per il suo gioco”

I gol Sasa Bjelanovic li ha sempre fatti. In tutti i modi, in tutte le categoria, per tutta la carriera. Tante le gioie regalate per un calciatore che ha girato l’Italia, da Verona a Messina. Ma la sua stagione più prolifica è stata quella al Vicenza nel 2008/2009 sotto la guida di Angelo Gregucci: “Ho avuto un’annata molto positiva dal punto di vista calcistico e umano – ricorda l’ex attaccante croato a Radio Alfa – Lavorai con Gregucci. A Vicenza ho trovato un bravo allenatore e una grande persona, anche dopo che ci siamo lasciati ci siamo sentiti spesso. Anche recentemente, gli ho fatto l’in bocca al lupo prima della sua nuova avventura con la Salernitana”.

Dieci anni dopo Bjelanovic non gioca più, mentre Gregucci è tornato ad allenare a Salerno con l’obiettivo di raggiungere i playoff: “Per fare qualcosa di importante in Serie B bisognerebbe fare un filotto di vittorie, cosa che è mancata alla Salernitana. Mister Gregucci essendo già stato a Salerno conosce bene l’ambiente, l’inserimento è stato abbastanza facile per lui e per il suo staff. È un ottimo allenatore, non si è ancora espresso ai livelli sul quale dovrebbe stare. Ha tante qualità, è un allenatore molto preparato”.

Bjelanovic è l’attuale direttore sportivo dell’Hajduk Spalato, squadra che ha girato a gennaio alla Salernitana Memolla: “Un bravissimo ragazzo, un grande professionista. Ha avuto sfortuna qui all’Hajduk, ha avuto una pausa per un piccolo intervento in seguito a un infortunio. È rimasto fuori perché poi il nuovo mister ha fatto altre scelte e da titolare è diventato panchinaro. Non è più riuscito a riprendersi il posto, poi in estate ha perso continuità. È un buon giocatore, è riuscito a guadagnarsi un posto da titolare in silenzio e non era facile. Può fare l’esterno di centrocampo o terzino, noi giocavamo con la difesa a quattro però è molto duttile”.

Parole al miele per il suo vecchio calciatore, più duro invece il giudizio su Milan Djuric: “Per le sue caratteristiche e la struttura fisica che ha non è il massimo per una squadra di Gregucci. Il mister offre un gioco che richiede tanta corsa e movimento mentre lui è uno da area di rigore e da battaglia”.