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Mimmo Gentile senza veli: “Per giocare a Salerno servono le palle! Aliberti l’unico a raggiungere grandi traguardi”

Negli anni ’70 il calcio era leggermente diverso. Non c’erano social, le partite non venivano trasmesse in tv e le battaglie in campo lasciavano presto lo spazio all’epica. Dagli anni ’70, però, non è cambiato l’amore che ha Salerno nei confronti della Salernitana e tutti i tifosi granata aspettano giugno per festeggiare il compleanno numero 100 del cavalluccio: “Gli anni ’70 erano anni da pionieri – ricorda Mimmo Gentile, salernitano ed ex calciatore della Salernitana – Si prendeva uno stipendio annuale e si viveva con premi a partita, si giocava senza contratto e se ti facevi male eri disoccupato. Era un calcio diverso. Cento anni sono tanti, spero che la Salernitana possa festeggiarli con risultati sportivi notevoli”.

Ma per rendere la festa indimenticabile, servirebbe una storica promozione in Serie A. A febbraio, però, l’obiettivo sembra quantomeno complicato: “Quello di Serie B è un campionato molto livellato, a parte le prime due credo ci sarà lotta fino alla fine per tutte le posizioni. La Salernitana paga una pressione psicologica quando gioca in casa, serve un’inversione di tendenza e qualche vittoria per rendere le cose più semplici”.

Difficile il momento tra la Salernitana e lo Stadio Arechi e anche tra il pubblico granata e la società: “Indubbiamente per giocare a Salerno ci vogliono più palle che qualità, chi non ha carattere fa fatica in una piazza molto esigente. Vivo a Bergamo da 35 anni e l’Atalanta sta facendo grandi cose e non c’è la stessa pressione. A Salerno ci sono tante voci e calciatori senza carattere possono pagare. È lo stesso in altre piazze del Sud. Lotito spesso è in polemica con i tifosi. Purtroppo non c’è un’imprenditoria forte a Salerno che abbia la forza e la voglia di rimetterci tanti soldi. Nel calcio oggi ci sono problemi e a Salerno sono anni che non ci sono persone forti capaci di sostenere tale sforzo economico. L’ultimo è stato Aliberti, l’unico a portare la Salernitana a determinati traguardi. Bisogna arrangiarsi, la realtà anche se non piace è questa. Può darsi che i regolamenti cambieranno, di solito si cambiano le regole a seconda dei presidenti. È il caso di Preziosi che abbandonò il Como e prese il Genoa, da lì è nata la multiproprietà”.

La vittoria con l’Ascoli ha un po’ rilanciato i granata, chiamati però all’impresa contro il Verona. Altra squadra della carriera di Gentile: “Sarà una partita molto importante, per la Salernitana rappresenta un momento fondamentale dopo la partita di Ascoli. Dovesse uscire indenne dal Bentegodi potrebbe iniziare una seconda fase del campionato”.

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