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Bernardini elogia Nicola: “A Salerno lavoro strepitoso, ha una incredibile dote innata”

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 2020, Alessandro Bernardini resta fuori dal mondo del calcio (prosegue il percorso professionale dopo la laurea in ingegneria gestionale), ma con la consapevolezza che “prima o poi ci ritroveremo” con quella che è stata la “passione di tutta la vita”. Ha seguito e segue sempre con trasporto le vicende della Salernitana, squadra di cui ha vestito la maglia dal 2015 al 2019, risultando tra i calciatori più longevi dell’era Lotito-Mezzaroma. Nel corso della sua carriera ha giocato anche alle dipendenze di Davide Nicola, oggi sulla panchina dell’ippocampo.

“Il mister ha la capacità incredibile di trasferire energia positiva in pochissimo tempo, è una dote innata” racconta l’ex difensore ai nostri microfoni. “Lo ha dimostrato in qualsiasi piazza, al di là dei risultati, è la sua dote migliore. A Salerno ha fatto un lavoro strepitoso, fantastico. Con la società hanno ricostruito la squadra per intero, raggiungendo un risultato che sembrava impossibile, zittendo tutta Italia e dimostrando che, alla fine, il lavoro paga sempre. Mi ha impressionato anche la determinazione nelle interviste di Sabatini da subentrato in una situazione del genere”. Il presente si chiama Morgan De Sanctis: “Non l’ho conosciuto direttamente, ma solo ‘nell’ambiente’. Già negli ultimi anni di carriera si vedeva che era portato ad essere leader. Viene in una piazza importantissima, ma ha capacità sotto tutti gli aspetti per far bene, anche la conoscenza dei giocatori. Si trova ‘dall’altra parte’ già da tempo”.

Decisivo è stato l’approdo di Danilo Iervolino, capace di spazzare via tutto il malumore lasciato dalla gestione Lotito-Mezzaroma: La società precedente ha vissuto un iniziale momento strepitoso, poi quando le cose non vanno bene emergono le difficoltà. Iervolino aveva meno da perdere, ma il lavoro fatto è strutturato e va preso come esempio. È una capacità di lavoro che a Salerno serviva, sono contento sia finita in mani preziose”,

Infine, un messaggio ai tifosi quando mancano pochi giorni ai festeggiamenti per i 103 anni di storia del club: “Nel corso degli scorsi mesi tutti mi hanno sempre sottolineato come la tifoseria sia stata sempre vicina alla squadra, anche nei momenti difficili. Magari era facile prendersela con i giocatori, ma la gente è stata al fianco del gruppo. Ora devono godersi il momento, c’è la possibilità di vedere il meglio a livello calcistico e di distinguersi come fatto nelle ultime partite e non solo”.

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