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Battere il Venezia è questione di…testa: Gregucci parla alla squadra, vincere per riavvicinare i tifosi

Si avvicina Salernitana-Venezia, ancora un giorno e torna il campionato. Domani alle 15 va in scena all’Arechi la partita più strana di questa deludente stagione granata. In campo la squadra di Gregucci è chiamata a una risposta, dopo tre ko consecutivi e la zona bassa della classifica che si avvicina pericolosamente. Vincere è l’unica cosa che conta, non c’è più tempo per sbagliare. Ma sugli spalti non ci sarà il solito tifo incessante del pubblico di casa perché domani Salernitana-Venezia si gioca nel deserto. Un’altra partita, probabilmente più mediatica, si gioca all’esterno del campo di Via Allende. I tifosi granata si raduneranno nel piazzale davanti alla Curva Sud e poi faranno partire la loro contestazione. Lo stadio resta vuoto, la protesta avrà voce alta e la giornata sarà atipica e movimentata.

È per questo che per vincere la partita non servirà solo un lavoro tattico. Serve calma, concentrazione, consapevolezza dell’importanza della gara e del momento che sta attraversando tutto il movimento Salernitana. Gregucci sa bene di non poter sbagliare e ha approfittato delle due settimane di sosta non solo per preparare la gara, ma anche per preparare le teste dei calciatori. Discorsi motivazionali, colloqui, e unità di intenti, come rivela il quotidiano Il Mattino il tecnico pugliese ha chiesto alla sua squadra di rispondere sul campo alla protesta ultras e riportare sugli spalti tutti i tifosi a suon di vittorie e risultati. Primo compito, vincere con il Venezia. Per la classifica, ma anche per ricominciare a ristabilire quell’equilibrio che a Salerno si è ormai perso.

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