Bagarre a centrocampo, tutti candidati. Bohinen cerca nuove chances

Un centrocampo più di muscoli e corsa con Crnigoj e Coulibaly, senza l’uomo d’ordine che a inizio stagione avrebbe dovuto consacrarsi come titolare indiscusso, né con il suo alter-ego (anche se con caratteristiche differenti) prelevato nel mercato di gennaio. Ieri pomeriggio Paulo Sousa non ha esitato a escludere sia Nicolussi Caviglia, sia Bohinen. Niente uomini d’ordine, mediana più da battaglia con plusvalori nel primo tempo in fase di interdizione ma anche limiti oggettivi nella trasformazione dell’azione da difensiva in offensiva. L’obiettivo del trainer portighese è comunque quello di riportare il norvegese al centro del progetto.

Step by step

Sousa è stato chiaro nel giorno della sua presentazione: “Bohinen è un calciatore molto forte, gli ho parlato il primo giorno. L’infortunio gli ha provocato un po’ di paura nei contrasti e nelle giocate. Ho ottenuto segnali già dall’allenamento successivo”. Un fattore che a suo tempo aveva evidenziato anche Nicola. Quel maledetto contrattempo rimediato il 7 agosto in Coppa Italia ha compromesso buona parte della stagione dell’ex CSKA Mosca, che non è riuscito a tornare quello della passata stagione. In questo torneo non ha mai giocato 90′: 10 presenze, 4 da titolare. Ha ricominciato il 16 ottobre gradualmente, avrebbe potuto e dovuto sfruttare la sosta per ritrovarsi ed invece – se non un’involuzione – c’è stato quantomeno piattume sportivo nel rendimento. Nel 2023 ha fatto maluccio col Milan, molto male col Torino e col Lecce (sostituito in entrambi i casi all’intervallo) ed è poi entrato a partita ormai andata contro la Juventus; nel mezzo un virus gastrointestinale e le panchine contro Atalanta, Napoli, Verona e Lazio. “Ho pensato per un attimo di farlo entrare, poi però ho preferito virare su altro”, il commento di Sousa. Che nonostante tutto mira a riproporlo quanto prima nell’undici, quando sarà in condizione di poter incidere. Già col Monza? Chissà.

Un patrimonio da recuperare

“Tutti i centrocampisti sono in grado di poter giocare. Ci sono giocatori determinanti che stanno rientrando (riferimento a Maggiore, per quel che riguarda il reparto, nda) ma ho bisogno della mano di ognuno in questo percorso – ha aggiunto il trainer ex Fiorentina – Scelgo la formazione in base all’impegno che vedo negli allenamenti settimanali. Coulibaly e Crnigoj erano stati i migliori”. Insomma, ora sta a ciascun protagonista. Contro i brianzoli è possibile che le carte siano ancora una volta mischiate lì in mezzo. Bohinen si candida, prova a convincere Sousa. La società è alla finestra perché il classe 1999 rappresenta un investimento corposo: tra prestito e successivo riscatto (più commissioni ai procuratori) un anno fa Iervolino sborsò 4 milioni e 230mila euro per puntare su di lui.