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Attacco con poche munizioni: Jallow ha quasi eguagliato lo scorso anno, in quattro però stentano a carburare

L’amichevole disputatasi nel pomeriggio contro l’Agropoli, oltre a ad essere stato in primis un test fisico, ha dato anche indicazioni importanti. Gian Piero Ventura può sorridere per i gol dei suoi attaccanti, anche se contro un avversario decisamente morbido. In rete sono andati infatti Djuric e Cerci, chissà che possano finalmente arrivare segnali da un attacco finora un pò sottotono.

La Salernitana ha ad ora, dopo dodici turni, uno score di 14 reti siglate, ma l’apporto realizzativo degli attaccanti è stato minimo (6 gol). Con le segnature contro Pisa ed Entella Jallow ha agguantato Kiyine (un centrocampista) in vetta alla classifica dei marcatori granata, ma il contributo dei suoi colleghi di reparto latita. Solo il gambiano infatti ha mostrato una certa regolarità nel gonfiare la rete, distribuendo le sue marcature in dodici presenze, considerando che è stato frenato da un infortunio che lo ha messo ko per quattro partite. Gondo e Cerci sono fermi al palo: il primo dopo tanta naftalina ha esordito appena quindici giorni fa, il secondo lavora per trovare una condizione accettabile (appena 54′ giocati) dopo una lunga inattività e tornare quello che tutti conoscono. Chi finora ha un pò deluso è sicuramente Niccolò Giannetti, fermo ad una sola rete (anche lui in dodici apparizioni), arrivata per giunta alla prima giornata contro il Pescara, dopo che la doppietta in Tim Cup contro il Catanzaro aveva fatto ben sperare. L’ex Livorno non è di certo un bomber di razza (8 reti lo scorso anno), ma i suoi movimenti e il suo lavoro sono fondamentali per i compagni, anche lui poi è stato frenato da un problema fisico (ritorno in campo proprio domenica a Cremona). La speranza è che si sblocchi per arrivare quanto meno in doppia cifra. Chi non è abituato a scorpacciate di gol è anche Milan Djuric, una sola marcatura finora (a Livorno nell’ultima vittoria esterna stagionale) anche per il bosniaco. Di certo il cavalluccio non esprime un gioco spettacolare, arrivando a concludere a volte poco verso la porta avversaria e con i rifornimenti che latitano per le punte.

L’attacco asfittico però non è di certo una novità per la Salernitana. Prendendo in analisi lo scorso campionato, dopo 12 giornate la squadra, allora guidata da Colantuono, aveva segnato lo stesso numero di gol (14), con lo stesso identico apporto dal reparto offensivo di 6 reti, diviso tra Bocalon (5) e Jallow (1); con i restanti Djuric e Vuletich all’asciutto e Rosina fermo per problemi fisici. Il doge a gennaio fece le valigie per tornare nella sua Venezia, l’ex Chievo non spiccò quasi mai realmente il volo, chiudendo a fine anno con appena 5 reti, Djuric, dopo le lunghissime difficoltà iniziali, si sbloccò in primavera, chiudendo a quota 7 (playout compresi), Rosina timbrò tre volte il cartellino. Neanche l’arrivo di Calaiò a gennaio riuscì a risollevare la verve offensiva, l’arciere era ormai in parabola discendente conclusasi con l’addio al calcio di due mesi fa. Chissà che nel prossimo mercato invernale la dirigenza non possa fare un sacrificio per portare un bomber di razza nella città di San Matteo per curare un mal di gol che alla lunga potrebbe rivelarsi sicuramente un handicap.

 

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