Il cuore grande dei tifosi della Salernitana mette insieme oltre 18mila euro come risultato della vendita all’asta solidale dei completi indossati dai calciatori di Nicola in occasione della sfida contro la Cremonese. Si tratta delle divise blu limited edition “Galaxy Kit” destinate appositamente allo scopo benefico e non vendibili negli store. Si è scatenato l’entusiasmo degli appassionati sulla piattaforma specializzata online CharityStars negli ultimi giorni, ma soprattutto nelle ultime ore, quando il totale – a pochi minuti dal gong, fissato per le 18 – è vertiginosamente salito di circa 2mila euro rispetto alla cifra assestata in mattinata.
Follie per Boulaye e Pako
Per l’esattezza, sono stati raccolti 18552 euro. Il completo più pagato? Quello di Boulaye Dia, costato ben 1700 euro. appena dietro, la spesa di 1200 per quello di Mazzocchi, mentre ha raggiunto quota 1000 tondi la divisa di Piatek. Appena inferiori le cifre raccolte dalle casacche di Fazio (950), Maggiore (901), Candreva e Coulibaly (900), Bronn (805), Bonazzoli, Vilhena, Bohinen, Bradaric (800 per tutti). E poi ancora Lovato (751), Pirola (720), Radovanovic (710), Botheim e Sambia (700), Iervolino e Kastanos (600), Valencia (580), Capezzi (500). Ultimi i portieri: la maglia di Sepe è costata 480 euro, quella di Micai 350. Per la divisa di Fiorillo “solo” 255 euro. La particolarità è che le maglie saranno consegnate agli acquirenti senza essere state lavate. Per i ritardatari, sulla piattaforma sono comparse anche alcune divise “preparate”, dunque non quelle effettivamente indossate dai giocatori: sei giorni per continuare a fare del bene acquistando le magliette di Dia, Coulibaly, Mazzocchi, Piatek, Motoc, Micai, Fiorillo e Sepe.
I destinatari
A beneficiare delle offerte – per la verità il 77% del totale, come specificato dalle linee guida presenti sulle singole aste – saranno quattro associazioni. Si tratta dell’Ail Salerno “Marco Tulimieri” (che sostiene la ricerca per la prevenzione e la cura di leucemie, linfomi e mieloma, offre la consulenza psicologica per pazienti e familiari, finanzia le borse di studio per ricercatori e altre figure professionali, attua programmi di educativa domiciliare, contribuisce alle spese per i viaggi ed eventuali soggiorni nelle strutture, garantisce il servizio di taxi solidale per i pazienti e ha un grande obiettivo: le cure domiciliari), dell’Airc (per la ricerca sul cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole), della Fondazione Umberto Veronesi ETS (nata nel 2003 per volontà del Prof. Umberto Veronesi per promuovere il progresso scientifico, concentrando il proprio operato in due aree: finanziamento alla ricerca scientifica d’eccellenza, motore del progresso scientifico, e divulgazione scientifica, perché le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti. Durante questi anni Fondazione ha creato le basi per un nuovo modello di sviluppo della scienza, introducendo un criterio inedito nel nostro Paese: investire nella cultura scientifica per creare una nuova generazione di scienziati e di cittadini consapevoli dei progressi della ricerca. Per Fondazione Umberto Veronesi ETS, cultura scientifica significa utilizzo sociale degli obiettivi e dei risultati della scienza) e dell’Associazione Open, Oncologia Pediatrica E Neuroblastoma (nata nel 2003 per volere di genitori di bambini e adolescenti malati di cancro e di medici da anni impegnati a combattere contro queste patologie).
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