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Assedio senza colpo finale, col Chievo finisce 1-1: segna Kiyine che si fa anche espellere

TABELLINO SALERNITANA-CHIEVO VERONA 1-1

SALERNITANA (3-5-2): Micai; Karo, Migliorini, Jaroszynski; Cicerelli, Odjer, Di Tacchio, Maistro (44’ st Firenze), Kiyine; Djuric, Giannetti. A disp. Vannucchi, Lopez, Cerci, Gondo, Kalombo, Morrone, Pinto, Dziczek. All. Ventura 

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Semper; Dickmann, Leverbe, Cesar, Frey; Pina, Obi (34’ st Esposito), Segre; Vignato (16’ st Garritano); Djordjevic, Meggiorini (34’ st Bertagnoli). A disp. Caprile, Nardi, Cotali, Pucciarelli, Rigione, Rodriguez, Brivio, Rovaglia, Colley. All. Marcolini

Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo (Marchi/Saccenti). IV uomo: Giacomo Camplone di Pescara.

NOTE. Marcatori: 29’ pt Djordjevic (C), 36’ pt Kiyine (S) su rig; Ammoniti: Karo, Cicerelli, Odjer, Jaroszynski (S), Obi, Segre, Leverbe (C); Espulsi Pina (C) al 32’ st e Kiyine (S) al 37’ st per doppia ammonizione; Angoli: 6-2; Recupero: 3’ pt – 5’st; Spettatori: 7513 di cui 5 da Verona.

Due partite diverse nella stessa sera, due squadre completamente diverse tra primo e secondo tempo. La Salernitana non gioca nei primi 45 minuti, poi però mette sotto assedio il Chievo nella seconda metà di gara mettendo in campo la prestazione tanto richiesta da Ventura. Manca solo il gol ai granata per vincere una partita che finisce 1-1, tra gol, rigori, espulsioni e tantissime emozioni. Kiyine segna su rigore e pareggia il gol di Djordjevic, accade tutto in sette minuti tra il 29’ e il 36’. Poi nella ripresa il talento granata si fa espellere, così come aveva fatto in precedenza Pina. A nulla serve la spinta dell’Arechi, Semper è attento e la Salernitana non riesce a sfondare il muro. Ventura si accontenta, particolare la sua gestione della gara: una sola sostituzione, al 44’ del secondo tempo. Forse nel momento di maggiore spinta forze fresche potevano servire.

LA CRONACA. Lenta e compassata, la Salernitana non entra in campo con il giusto approccio. Il 3-5-2 di Ventura è il solito, ma in campo i granata non fanno movimento. La squadra è molto larga, il pallone gira velocemente e neanche Kiyine sembra in palla. E infatti da un errore del marocchino arriva il primo tiro in porta della partita: la conclusione è di Meggiorini, Micai è sicuro. Il Chievo capisce che la Salernitana è un po’ ferma sulle gambe e allora ne approfitta, prendendo possesso del campo alzando il baricentro. La linea difensiva a quattro di Marcolini si piazza sulla linea di centrocampo, il rombo in mediana è vivace e il pallone arriva presto agli attaccanti. E quando Djordjevic e Meggiorini riescono a scambiare, sono dolori per la difesa granata. All’11’ ci deve pensare Micai a neutralizzare la conclusione di Meggiorini, servito dal compagno di reparto. Poi al 20’ è Segre ad andare alla conclusione dopo un delizioso giro palla del Chievo che coinvolge otto calciatori di movimento. La Salernitana sembra non esserci, Di Tacchio non riesce mai a ricevere senza pressione e allora i tre centrali cercano continuamente la palla lunga per Djuric. Poca roba, il gol del Chievo è nell’aria e arriva al 29’ancora scambio tra le punte clivensi, questa volta è Meggiorini a servire Djordjevic che col mancino a giro pesca l’angolo. Il vantaggio del Chievo può lasciar presagire a una serata amara per la Salernitana, che però con un poco di fortuna riesce subito a rialzarsi. Al 34’ una palla deviata si impenna in area di rigore, scontro aereo tra Obi e Giannetti e calcio di rigore per i granata, trasformato da Kiyine dopo un’attesa durata due minuti. Fischio generoso per Ventura, che però incassa e poi alza la voce negli spogliatoi. Non è questa la Salernitana immaginata dal tecnico ligure, ma non è neanche questa la Salernitana che entra in campo alla ripresa.

I granata sin dai primi minuti fanno capire di voler vincere la partita, alzano il baricentro e cominciano ad assediare l’area di rigore di Semper che comincia a fare gli straordinari. Kiyine si sblocca dopo il rigore e regala le solite giocate di suola, accompagnato da un Maistro sempre più sorprendente. Anche Odjer fa la voce grossa a centrocampo, mentre Giannetti, che nel primo tempo aveva toccato pochi palloni, si mette spalle alla porta e smista palloni sulle fasce con precisione e intelligenza. La Curva si anima e spinge la Salernitana che nel secondo tempo crea e va alla conclusione. Di Maistro il tiro più pericoloso (11’), ci provano anche Odjer (due volte) e Kiyine. Poi al 32’ la possibile svolta, ma anche la grande illusione. Pina già ammonito atterra Maistro e lascia il Chievo in dieci, caricando ancora di più l’Arechi e la squadra di Ventura. Marcolini corre ai ripari con una doppia sostituzione, mettendo il Chievo tutto dietro la linea della palla. La superiorità numerica dura però 5 minuti perché Kiyine, anche lui già ammonito, perde palla e trattiene Dickmann ingenuamente. In dieci contro dieci la Salernitana si mette a quattro dietro e si accontenta del pareggio, tutto sommato giusto. Ma con un po’ di lucidità in più, soprattutto negli ultimi 20 minuti, la partita si poteva anche vincere.

1 Commento

1 Commento

  1. Msdl

    25/09/2019 at 23:08

    Anche quest’annno senza attacco e con qualche lacuna qui e la’ …djuric era ed e’ inguardabile per una squadra che ambisce ai vertici ..Giannetti cazzimmoso ma non basta ..Jallow lo conosciamo gia’ .. bha’ ..pare manchi sempre quel qualcosina per spiccare il volo ..quasi scientifico ..aribha’

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