Saranno ore di riflessione in casa Salernitana. L’ennesima prestazione deludente, questa volta contro il Monza, ha portato ai microfoni di DAZN l’addì Maurizio Milan, in costante contatto con Iervolino durante tutti i novanta minuti di gioco. La proprietà valuterà nelle prossime ore la possibilità di un ritiro. “La partita l’abbiamo vista tutti, – ha esordito l’addì – c’è grande delusione e questo lo sottolineo da parte nostra e della proprietà, aspettavamo una reazione mentale più incisiva visti i risultati delle dirette avversarie, invece la squadra è scesa in campo floscia per i primi minuti. È stata la settimana in cui ci siamo messi in gioco tanto, specie la dirigenza. Il presidente Petrucci è stato con me al campo di allenamento, è stato un grandissimo dispiacere”. Dichiarazioni che stonano con quelle rese dall’allenatore Fabio Liverani, comunque soddisfatto dei primi 70′ dei suoi.
Milan non sembra comunque rassegnarsi all’ennesimo verdetto negativo del campo: “È un’annata dove la radice sta negli undici che scendono in campo, in quelli che stanno in panchina e in ciò che segue. Da parte nostra ci sono state scelte sbagliate e sbagliati sono stati i rimedi che abbiamo portato. La delusione è importante, da questa sera capiremo come ripartire perché il campionato non è finito. La reazione non è stata all’altezza, si è avuta soprattutto sul finale del primo tempo e in parte nel secondo. Ma al mister e ai calciatori faremo notare che aspettavamo una squadra più carica”.
Sul ritiro: “Sicuramente avremo delle riflessioni, sono già iniziate con il presidente, con cui ero collegato costantemente in tribuna. Capiremo come proseguire con il lavoro della settimana, capiremo se serve il ritiro e proveremo tutti i mezzi per invertire la rotta. Il presidente è molto deluso, è lo stato d’animo che mi ha trasmesso. Deluso da giocatori, dalle tante promesse fatte, dai loro procuratori che avevano prospettato ben altra situazione. Il sentimento è di amarezza e delusione”.
Maurizio Milan è poi intervenuto anche in conferenza stampa dalla pancia del Principe degli stadi: “Molto complesso essere qui, ma nei momenti più bui bisogna metterci sempre la faccia. La società è molto delusa in primis dall’atteggiamento dei giocatori scesi in campo. I presupposti erano ben altri. Questa settimana ci siamo impegnati molto, abbiamo cercato di essere vicini ai calciatori, allo staff in ogni momento. Forse abbiamo assecondato troppo alcune cose, ci sono stati dei provvedimenti forse troppo leggeri. Entreremo più a gamba tesa nella gestione diretta anche sportiva. L’atteggiamento visto non è consono, visti anche i presupposti delle antagoniste che hanno giocato contro di noi. Zero alibi. La delusione è profonda e dobbiamo ancora capire come dare una reazione, penso che lo faremo nelle prossime ore. Ero collegato con Iervolino durante la partita. I presupposti con cui i calciatori sono arrivati a Salerno, anche attraverso i loro procuratori, erano ben altri rispetto a quanto visto stasera. Liverani? Parliamoci in modo diretto. Non possiamo che rinnovare la fiducia al mister, è arrivato da poco ma la riflessione riguarda anche lui. Saremo molto vigili. Non spetta solo a me, ma c’è anche un diggì che sentiremo nelle prossime ore. Chiederemo a Liverani le spiegazioni al di là di quelle che ha dato in maniera puntuale in conferenza. Oggi sono tutti in discussione, compreso l’allenatore che per il momento ha la nostra fiducia. Saremo più attenti e meno remissivi rispetto ad alcune situazioni che vedremo domattina al campo d’allenamento”.
“La valutazione possiamo solo farla in maniera completa alla fine del campionato. Quello che è mancato, specie negli ultimi due cambi di panchina, è quella spinta che abbiamo visto in altri club che stanno lottando di più. Forse siamo stati troppo morbidi. Una politica di zero alibi penso possa dare quella scossa. Alcuni giocatori non hanno mantenuto le promesse fatte in sede del loro arrivo a Salerno. I programmi ci sono da settimane per il futuro e sono sul tavolo del presidente. Prematuro parlare del prossimo anno, abbiamo ancora una speranza, la classifica è comunque corta. Proveremo a smuovere quell’immobilismo che permane da qualche settimana nonostante i cambi di panchina”.
“Il dialogo serve, a volte raffreddarlo serve a passare messaggi. Ci siamo forse fidati troppo dei presupposti dei procuratori che ci hanno proposto giocatori con prestazioni mirabolanti che si sono sciolti prima che arrivasse il sole. La società si mette in discussione ogni giorno e cerca di dare delle risposte. Anteponiamo ad alcune scelte forse troppi alibi. Ci aspetta una partita importante, pensiamo che non sia ancora tutto perduto. Ritiro? Non so ancora”
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