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A Verona un tifoso in più. Breda: “Ottimista per Iervolino, da ora speranze anche sul campo”

Ieri sera ad assistere alla vittoria della Salernitana al Bentegodi c’era anche lo storico ex capitano ed allenatore granata Roberto Breda.

Il tecnico, che al momento è libero da contratto, era a Verona in veste di tifoso e per lui è stata una sorta di rivincita dopo che in quello stadio aveva perso una finale playoff nel 2011. “È stata una soddisfazione perché la Salernitana aveva bisogno di questa vittoria – ha dichiarato ai nostri microfoni – Dopo le speranze e l’ottimismo ritrovati con l’arrivo del nuovo presidente, serviva qualcosa di concreto sul campo. Il Verona era un avversario difficile, soprattutto in casa, dove ha vinto con Roma, Juventus e Lazio. La Salernitana ha fatto una partita solida, concreta portando a casa un grande risultato“. La fine di una situazione molto difficile, con l’approdo di Danilo Iervolino alle redini del club, ha già prodotto i primi risultati: “Il suo arrivo ha dato tanto entusiasmo per il futuro. Quest’anno è dura, non perché non ci siano speranze, ma perché è un campionato difficile ed è dura anche vedere su chi fare la corsa per salvarsi. Però bisogna pensare al medio e lungo termine. In tal senso, adesso almeno il futuro è assicurato. Non che quest’anno non si possa far niente, però serve un’impresa“.

Anche lo stesso Breda ha vissuto sulla propria pelle una situazione societaria estremamente complicata, con il fallimento della Salernitana di Lombardi: “Adesso i problemi sono passati tutti. Nel momento in cui c’è il passaggio definitivo nasce una società senza problemi. Poi è chiaro che le speranze di un rilancio passano anche dagli investimenti che ci saranno sul mercato. Noi sapevamo che avevamo tanti problemi e che avremmo almeno finito il campionato ma non era ben chiaro cosa sarebbe successo dopo. Ora invece, anche se non si dovesse salvare, la Salernitana potrà certamente ripartire da una società sicura. In ogni caso la squadra deve sfruttare tutte le opportunità: c’è ancora un intero girone di ritorno. Ma l’importante è avere il futuro assicurato con una proprietà giovane e forte“.

A proposito di mercato, l’allenatore trevigiano non si sbilancia: “Non mi piace parlare di queste cose perché possono dirle solo chi allena la squadra e chi la vede tutti i giorni all’opera. Logico che ci sia bisogno di qualcosa, ma la squadra finora ha reso meno di quel che poteva secondo me. Se tutti rendessero a pieno, la Salernitana potrebbe essere competitiva a pieno organico”. Qualcuno sogna un suo ritorno sulla panchina del cavalluccio: “Dell’attaccamento che ho per Salerno non c’è bisogno di parlarne, ieri ho guardato la Salernitana da tifoso più che da tecnico. Ma non mi piacciono questi discorsi, ora spero che l’allenatore, lo staff e il direttore che cambieranno o confermeranno, facciano il meglio possibile per la squadra“.

 

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