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A Pescara con due “frecce” in più: Jallow e Orlando in rampa di lancio

Lamin Jallow e Francesco Orlando. Due nuove “frecce” nell’arco di Leonardo Menichini. Il tecnico di Ponsacco varerà un nuovo modulo nella sua esperienza numero tre nella città devota a San Matteo. Nel 4-2-3-1 da lui idealizzato potrebbero proprio trovare spazio e spunto due calciatori che, per motivi diversi, sono in rampa di lancio.

DA PESCARA…A PESCARA – Curioso l’intreccio che riguarda Francesco Orlando. Proprio con gli abruzzesi, il calciatore nativo di Taranto ha esordito in questo campionato: dodici minuti che non sono bastati a sovvertire il risultato avverso per i colori granata che, dopo essere andati in vantaggio sul 2-1 all’intervallo, vennero praticamente macinati dagli avversari, anche grazie alla tripletta di Mancuso. L’ex Vicenza ha trovato spazio, seppur sporadicamente, nelle gare contro Perugia (15′), Crotone (28′) e Carpi (7′). Non gioca una gara da titolare da ben due anni proprio quando indossava la casacca della compagine berica: 18 maggio 2017 contro lo Spezia. Menichini, però, non disdegnerebbe la possibilità di affidarsi al folletto pugliese che è voglioso, desideroso di conquistare un posto nell’undici titolare della sfida che vale una stagione.

FRECCIA NERA – Non ci riferiamo al personaggio dei fumetti della Marvel, ma a Lamin Jallow, autore del goal, inutile, contro il Foggia che permise di riaprire i conti per un minuto in terra pugliese. L’attaccante gambiano ha avuto un rendimento altalenante, con il picco di Ascoli dove realizzò una doppietta e si disimpegnò come esterno sinistro. Il tecnico di Ponsacco crede molto nelle sue qualità, nella suo dinamismo e nella voglia di riscattare una stagione di certo non positiva. Riscattato dalla Salernitana a gennaio, il polivalente attaccante, in grado di fungere anche da punta, nativo di Banjul era stato cercato, con una certa insistenza, proprio dal Pescara durante la sessione invernale: Jallow ha deciso di rimanere a Salerno. Chissà che, proprio all’ultima tornata, non possa scattare il feeling con Milan Djuric: il numero 30 della formazione granata, infatti, non ha mai segnato con il bosniaco in campo; mentre il gigante di Tuzla ha timbrato quattro delle sei reti stagionali con la presenza contemporanea del suo collega di reparto.

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