Lecce-Salernitana sarà il clou della 31^ giornata, in palio ci sarà il secondo posto. Match affascinante che sottende duelli interessanti anche tra i singoli interpreti sul terreno di gioco. Se a saltare all’occhio è la sfida tra bomber Coda-Tutino, affascinante sarà anche il duello a distanza tra portieri, Gabriel (in foto tratta da pagina Facebook ufficiale U.S. Lecce) da una parte e Belec dall’altra. I numeri danno ragione alla retroguardia granata, appena 27 i gol subiti, con una striscia di imbattibilità attiva (7 partite), contro i 36 incassati dalla difesa giallorossa e dall’estremo difensore brasiliano. Difesa salentina che è però la terza peggiore del torneo tra le mura amiche. Entrambi titolarissimi: 30 volte in campo dal 1′ Gabriel, 26 Belec, con appena tre sfide saltate per infortunio. Per l’ex Milan sarà però una sfida speciale, un flashback contro l’allenatore con il quale ha vissuto probabilmente il momento più alto della sua carriera.
Gabriel è stato infatti il portiere titolare del Carpi di Fabrizio Castori, nell’annata 2014/15, culminata con la storica promozione in massima serie. Per il calciatore brasiliano, approdato al Milan nel maggio 2012 dal Cruzeiro con l’importante biglietto da visita di Campione del Mondo Under 20, era la prima vera annata da protagonista. Dopo sette presenze da titolare nella stagione 2013/14, la dirigenza rossonera decise di mandare l’allora ventiduenne in prestito in serie cadetta per accumulare esperienza. A fine stagione sarebbe arrivato lo storico traguardo, anche grazie alla straordinaria impermeabilità difensiva degli emiliani. Appena ventotto le reti subite (miglior difesa del torneo ovviamente) e Gabriel spesso protagonista con interventi decisivi e una striscia di 6 partite a porta chiusa, dal 6 febbraio al 7 marzo 2015. “Castori è un tecnico preparato e una persona eccezionale. Con lui mi sono trovato subito bene perché è diretto e sincero. È un piacere sapere che nel mondo del calcio ci sono anche persone come il mister”, dichiarò Gabriel in un’intervista alla Gazzetta di Modena. Il trainer di Tolentino è stato fondamentale quindi nella crescita esponenziale del ragazzo. Crescita premiata dalla chiamata del Napoli nell’estate del 2015, nella figura del nuovo ds Cristiano Giuntoli, artefice negli anni precedenti del miracolo Carpi. La società biancorossa lo sostituì proprio con Vid Belec per la stagione in Serie A, primo incrocio tra il portiere sloveno e Castori. L’ex Inter fu protagonista anche nell’annata 2016/17, con la promozione in massima serie sfumata solo in finale playoff a Benevento. Dal 2019 Gabriel, dopo un lungo girovagare per l’Italia tra Milan, Cagliari, ancora Milan, Empoli e Perugia, si è stabilizzato a Lecce. I giallorossi gli hanno dato la possibilità di disputare, lo scorso anno, la prima vera stagione da titolare in massima serie, chiusasi però con la retrocessone dei salentini all’ultima giornata. Tre gli incroci finora tra Gabriel e la Salernitana, battuta dall’ex Cruzeiro in due occasioni (con le maglie di Empoli e Perugia). Un ko, quello del 21 ottobre 2018, con la rete decisiva di Casasola a condannare il grifo all’Arechi (2-1 il finale). Altrettante volte si sono sfidati l’estremo difensore verdeoro e l’allenatore granata, con bilancio sempre favorevole al primo. Due vittorie con le maglie di Empoli e Perugia rispettivamente contro Cesena e Carpi, con in campo gli attuali granata Kupisz, Schiavone (entrambi nei bianconeri) e Coulibaly (con i biancorossi). Venerdì vorrà blindare la porta per tirare un brutto scherzo al suo ex allenatore, prima del fischio d’inizio ci sarà tempo di ricordare però un glorioso passato insieme.
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