Ivan Varone ha parlato nel punto stampa di ieri mattina allo stadio Arechi: “Il nostro obiettivo è cercare di fare il massimo partita dopo partita. Dobbiamo fare più punti possibili ed a dicembre cominceremo a vedere dove siamo: bisogna vincere più sfide possibile”.
Il partenopeo ha raccontato del suo ritorno in Campania e della concorrenza all’interno del gruppo: “Sicuramente sono venuto a Salerno perché mi piacciono le sfide e so cosa rappresenta la Salernitana. Io sono a disposizione del mister. La concorrenza tra compagni di squadra può aiutare il gruppo e gli fa bene. Dalla prossima settimana ci sono 5 partite in 15 giorni, quindi anche chi parte da dietro dovrà giocare e bisogna farsi trovare pronti”.
Tanti elogi per Roberto Inglese e sul suo ruolo da capitano: “Secondo me Inglese è un capitano esemplare, un ragazzo fantastico e parlare del calciatore non ha senso vedendo la carriera. Dal punto di vista umano non ha bisogno di parlare tanto, si fa capire con i genti. In questo gruppo ci sono tanti capitani che senza fascia devono dare l’esempio. Io parlo per esperienza, siamo in tanti con esperienza che hanno giocato in categorie più alte ed in Serie C che sono capitani senza fascia”.
Il centrocampista ha anche commentato l’agonismo della categoria e la presenza di compagini blasonati nel girone: “ L’ultima volta in cui ho giocato nel Girone C ero più giovane, ma penso che quest’anno vedendo il blasone non c’è nulla da invidiare alla Serie B con la presenza di Salernitana, Benevento e Catania. Ci sono anche squadre come il Cerignola che lottano fino alla morte, ma anche ad esempio il Casarano e l’Atalanta U23”.
In ritiro Varone fu immortalato mentre imparava i cori dei tifosi, il napoletano aspetta la prossima gara per sentire l’ambiente dell’Arechi: “ Sto aspettando i tifosi per cantare i cori che ho imparato in ritiro, già immagino lo stadio pieno nella prossima gara con le persone che ci sostengono. Non vedo l’ora che arrivi la prima partita”.
Varone ha raccontato alla stampa anche il lavoro fatto in settimana: “Questa settimana abbiamo lavorato dal punto di vista atletico e tattico, stiamo lavorando forte con le gambe che iniziano a girare. Se guardate gli allenamenti stiamo andando forte, ci faremo trovare pronti per queste settimane difficili. Ci saranno partite dove le altre squadre saranno chiuse dietro e bisognerà inserire più attaccanti, noi stiamo lavorando soprattutto sul 3-5-2 e lo facciamo molto bene. Adesso sono arrivati i nuovi giocatori e c’è bisogno di riprendere i concetti preso in ritiro”.
L’ex Ascoli ha voluto parlare anche del suo passato: “Io mi sono trasferito da ragazzino a Bologna quando avevo 11 anni, mi reputo uno scugnizzo cresciuto col pallone in strada. Quando cammino per Salerno e vedo i bambini che giocano in strada ritorno felice perché sono cresciuto così. È rimasto il concetto di conquistare le cose ogni giorno, non voglio perdere mai”.
Il centrocampista ha parlato anche dell’importanza di conoscere una piazza come quella di Salerno: “Sicuramente quando chiama la Salernitana sa dove viene a giocare, c’è bisogno di sapere dove sei perché rappresenti una tifoseria immensa. Non vieni a giocare in una piazza qualunque, dobbiamo far tornare il sorriso perché sono due anni che le cose non vanno come devono andare”.
Alla fine del punto stampa, Varone ha parlato del rapporto con il gruppo e della volontà di lottare per la conquista del campionato: “ Mi piace scherzare con i compagni di squadra, può sembrare banale ma si sta creando veramente un bel legame. Siamo andati a cena per far ambientare i nuovi, i ragazzi arrivati si sono messi subito a disposizione. Sono contento e vengo al campo col sorriso. Io non guardo i pronostici degli addetti ai lavori, sappiamo che cia sta da lottare fino alla fine con queste squadre per poi aggiungere anche una compagine fuori dal coro. Non ci sentiamo inferiori a nessuno, siamo la Salernitana e se facciamo quello che prepariamo ogni giorno possiamo mettere in difficoltà qualsiasi squadra”.