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Ventura inizia a studiare il suo 4-2-4, ma la rosa non è pronta: per la A servono tanti rinforzi

Inizia ufficialmente oggi la stagione 2019/2020, quella che per la Salernitana deve essere per forza del rilancio. Ieri è stato ufficializzato Gian Piero Ventura come nuovo tecnico, l’ex ct della Nazionale in settimana sarà a Salerno per visionare campi e strutture e poi giovedì si presenterà in conferenza stampa. Il 15 luglio la partenza per il ritiro di San Gregorio Magno, dove inizierà a conoscere la squadra e a plasmarla secondo i suoi dogmi. In attesa naturalmente del calciomercato che deve necessariamente supportarlo e garantire nomi giusti al suo credo tattico.

L’esperimento 3-5-2 di Torino ha portato bene a Ventura che però non dovrebbe abbandonare il suo fidatissimo 4-4-2 (o 4-2-4). Anche a Salerno l’ex Bari dovrebbe proporre il suo schieramento preferito, ma per farlo ha bisogno degli interpreti giusti.

In rosa attualmente Ventura ha diverse opzioni, non tutte però congeniali alla sua idea di calcio. La difesa a quattro naturalmente è facile da ipotizzare, con Pucino terzino destro e Lopez (ma serve un titolare) a sinistra. Dovesse arrivare la firma di Migliorini, l’altro posto potrebbe essere occupato da Mantovani anche se per puntare alla A servono rinforzi.

A centrocampo è naturalmente Di Tacchio l’uomo da cui ripartire. L’ex Avellino può giocare tranquillamente in un centrocampo a due e per caratteristiche è un uomo che fa comodo a Ventura. Al suo fianco, però, il posto è vuoto e va riempito. Serve un calciatore con idee e qualità, la Salernitana attualmente non ne ha a disposizione. Odjer può essere solo un’alternativa (e senza Menichini nemmeno la prima), Akpa Akpro anche. Sulle fasce il solo in grado di poter accontentare Ventura è Francesco Orlando, solo con Menichini in campo veramente. Lamin Jallow, invece, potrebbe essere adattato. In attacco, infine, c’è da rifondare. Djuric ha dimostrato di poter giocare in questa Serie B a discretti livelli, lo stesso Jallow ha solo bisogno di trovare continuità. Ma se si vuole puntare al massimo, servono macchine da gol. E la Salernitana ha l’obbligo di puntare al massimo.

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