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Venezia, Maleh e Riccardi in coro: “Brutte le porte chiuse, ora testa alla Salernitana”

Pareggio che sa di beffa per il Venezia che si fa raggiungere dal Cosenza in una gara giocata a porte chiuse. Ora per gli arancioneroverdi c’è la Salernitana, i lagunari hanno bisogno di riprendere a correre: “Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata, perché loro si sarebbero chiusi e sarebbero ripartiti sui nostri errori – ha detto il giocatore del Venezia MalehSiamo stati bravi a sbloccarla subito. Poi, però, su una disattenzione su una palla lunga abbiamo pagato, subendo il pareggio. Ci abbiamo provato fino alla fine, ma non ce l’abbiamo fatta a portare a casa i tre punti. C’è un po’ di amaro in bocca, però andiamo avanti. Siamo stati meno cattivi rispetto a Pisa, questo sì, inoltre dobbiamo essere più bravi e più veloci a far girare la palla, a trovare le imbucate, e quando sblocchiamo la partita dobbiamo essere più concentrati per portarla a casa.  Quanto al fatto che, a causa degli infortuni, a volte giochiamo in ruoli non propriamente nostri: sappiamo che gli infortuni possono capitare, per cui siamo tutti pronti, ci alleniamo sempre tutti durante la settimana e siamo pronti anche a queste evenienze, compresi quelli che vengono utilizzati di meno. Lo stadio vuoto? Eravamo consapevoli che sarebbe stato così. Era la mia prima esperienza in tal senso. Comunque è senz’altro meglio che ci sia il pubblico a sostenerci. So poi che sono state proteste da parte degli avversari perché dicono che ho commesso fallo di mano, ma io avevo il braccio attaccato al corpo e, come da regolamento, in tal caso non è rigore”.

Dello stesso avviso il mediano Davide Riccardi che si proietta già alla sfida di martedì con la Salernitana: “Il Cosenza giocava sulle palle alte, una nostra distrazione ci è costata cara, purtroppo. Ma siamo consapevoli che, se giochiamo da squadra per tutta la partita, perché alla fine è quello che conta, solo così riusciamo a portare a casa il risultato. Non sempre basta fare un goal, e questo vale per tutte le gare. Nella ripresa dovevamo entrare non con la voglia di non prenderle, ma di fare il secondo goal, perché si sa che le partite, quando sono sull’ 1-0, possono avere un brutto risvolto, come in questo caso. Dovevamo subito segnare ancora, per mettere il risultato in sicurezza. La difesa: vero, adesso a causa degli infortuni siamo un po’ in emergenza, ma ci adattiamo come riusciamo, cercando tutti di dare il meglio che possiamo. Ora abbiamo la testa già al prossimo match, dobbiamo recuperare i punti persi in quest’occasione. Dobbiamo pensare però a noi stessi, alla nostra posizione in classifica, senza pensare a che cosa fanno gli altri. Giocare senza pubblico non è stato molto bello, come tutti siamo abituati al tifo, sia in casa che fuori, è stato strano”.

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