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Vendita Salernitana, si entra in fase attuativa? Ottimismo cresce, 6 giorni d’attesa: gli step

Non resta che attendere. Salerno è una città in cerca di ossigeno, che trattiene il respiro da qualche mese, da quando è iniziata la querelle societaria. Anzi, da quando è diventata realtà la promozione in Serie A. Da quel “rispetteremo le regole, per chi sa leggerle“, fino al trust, alle deadline con fumata grigia, ai documenti mancanti e a quest’ultimo – forse risolutivo – comunicato. Estremamente sintetica la nota di ieri: le offerte ci sono, si lavora per valutarle ed entro il 15, data già sdoganata da tempo, si deciderà.

Le verifiche

Impazza il toto nomi con le ormai solite ipotesi più che fantasiose spacciate per notizie da sconosciuti o da chi non avrebbe titolo per farlo. La tifoseria, del resto, è impaziente e disposta ad aggrapparsi a chiunque, pur di vedere la Salernitana passare di mano in maniera definitiva. Questione di giorni. Il 16 dicembre, alla vigilia di Salernitana-Inter, potrebbe esserci il comunicato tanto atteso, se tutto andasse per il verso giusto. Attenzione, si tratterebbe dell’esito delle valutazioni sulle proposte d’acquisto ricevute entro il 5 dicembre, non dell’annuncio dell’alienazione delle quote. Che avverrebbe, in ogni caso, a strettissimo giro: è verosimile pensare che, arrivati a questo punto, il compratore che la spunterà possa avere fretta di chiudere per iniziare ad operare sul mercato, designare eventualmente nuove figure a trecentosessanta gradi, dando nuovi orizzonti e più certezze ad allenatore (se resterà Colantuono), ai calciatori che ci sono già e a chi dovrà accettare Salerno. Quando ci sarà il disco verde, la palla passerà alla Figc con la sua Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie (presidente Pierfrancesco Bruno, componenti Carlo Angelici, Claudia Tedeschi, Luigi Lucchetti, Giancarlo Gentile, Lorenzo Lelli, Silvia De Blasis e Rocco Santoro) per verificare l’idoneità del compratore ai requisiti di onorabilità e solidità finanziaria. Sostanzialmente, una verifica rapida, visto che già i trustee hanno compiuto tutti gli accertamenti per portare, anche nel loro interesse, un acquirente sano sotto tutti gli aspetti (compresa l’indipendenza da Lotito, Mezzaroma e dalle società a loro riconducibili). Una volta ottenuto il placet, si andrà dal notaio per il nero su bianco.

La volata

Non è da escludere che il ventilato comunicato del 16 (giorno in cui ci sarà anche l’assemblea di Lega Serie A, a questo punto l’ultima che vedrà la partecipazione di Isgrò e Bertoli in rappresentanza del cavalluccio) venga preceduto da un ulteriore incontro di aggiornamento tecnico tra trustee e legali della Federcalcio. Le due offerte più concrete sono in volata e allo studio di Isgrò e Bertoli, con i loro collaboratori. Presumibilmente, più che studio si tratta di vere e proprie trattative, virgole da correggere, dettagli da adeguare. Ma rispetto alle precedenti inaccettabilità, vincoli e paletti arbitrariamente aggiunti dai potenziali compratori sembrano venuti meno, interpretando la secca nota di ieri. Insomma, la ciccia c’è. Pur senza nomi a disposizione (le indiscrezioni parlano di un soggetto imprenditoriale romano – che non corrisponde alla famiglia Sensi, scriteriatamente invocata da qualcuno sui social – e di un altro con riferimenti stranieri), è plausibile ritenere che la strada imboccata sia quella giusta. Secondo Il Mattino oggi in edicola “i presupposti per una chiusura dell’operazione in modo positivo ci sarebbero, con l’ingresso in una fase decisiva, attuativa, che nel giro di una settimana potrebbe addirittura portare alla scrittura dei contratti di compravendita”.

Ottimismo Figc

La scadenza del 31 dicembre è vicina, ma trapela un cauto ottimismo anche da ambienti vicini alla Federazione. Entro il 27 va inoltre approvato il bilancio al 30 giugno scorso: chiuso il progetto, bisogna  metterci i sigilli. I termini di legge scadono 180 giorni dopo la chiusura d’esercizio e, a rigor di logica, non sarà certo il nuovo acquirente ad approvarlo. Prima di Natale dovrebbe essere chiusa anche questa faccenda, per poi dare il via libera alla formalizzazione della cessione. Basterà firmare il preliminare d’acquisto entro San Silvestro per poter considerare quasi virtualmente conclusa l’operazione e, se necessario, chiedere la proroga di 45 giorni per espletare le restanti formalità burocratiche, compresi i saldi dell’importo totale (che non dovrebbe superare i 20 milioni, stando a quanto filtra). Di questo ipotetico ulteriore mese e mezzo, ovviamente, potrebbero servire anche solo pochi giorni prima di rendere esecutivo il passaggio del 100% delle quote della Salernitana. Ultimi giorni, poco tempo ancora per conoscere il destino della squadra granata, che si avvia finalmente verso una nuova proprietà.

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