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VIDEO. Varone: “Il gioco di Raffaele mi aiuta. Emozione forte giocare all’Arechi”

Ivan Varone ha parlato in conferenza stampa dal ritiro in Umbria: “Bisogna creare un gruppo forte per andare in B. L’ambiente deve essere unito, non solo la squadra ma anche la stampa e i tifosi. Ho giocato tante volte a Salerno ed è un emozione forte scendere in campo all’Arechi. Non bisogna sottovalutare niente e nessuno. Noi sappiamo cosa vuol dire giocare a Salerno vivendo qua vicino. Non vivo più qua, ma Salerno la conoscono tutti. Deve essere un pregio e un onore indossare questa maglia. Dobbiamo impegnarci molto perché solamente così potremo toglierci soddisfazioni. Sono cinque giorni che lavoriamo con il mister. Questo gioco permette d’inserirmi e di giocare tanti palloni. A Reggio Emilia ho segnato 13 gol in due anni. Mi sento bene nel ruolo di mezz’ala destra e sinistra. Il leader non è uno che parla tanto, bisogna essere importante con i gesti. Nell’allenamento devi lavorare tanto, non tirare mai la gamba. Bisogna legarsi con i nuovi arrivi, sono parole di circostanza, ma qua ci viviamo ogni giorno: tutti vinciamo, nessuno lo fa da solo. “Chiunque arriva fa parte della famiglia e questo gruppo mi ha già dato soddisfazioni in questi cinque giorni”.

“Io ho ancora il fuoco e la fame di raggiungere risultati. Voglio togliermi soddisfazioni con questa maglia così importante. Il girone C per livello di piazze e tifo, insieme all’intensità ed alla cattiveria, è sicuramente più difficile rispetto al girone B. Giocare nel girone B per la Salernitana significherebbe andare in difficoltà sottovalutando gli altri campi: non bisogna far accadere quello che è successo lo scorso anno ad Ascoli. Quest’anno abbiamo due grandi attaccanti che impegneranno i difensori, devo approfittare per sfruttare gli spazi. Per me l’importante è il risultato della squadra. Pochesci mi ha dato il soprannome Puma quando mi ha portato a Terni da Fondi, il soprannome nasce dalla mia capacità di rubare i palloni: lì è nato ed è ancora adesso il mio”.

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