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Valentini sul cambio in panchina: “Marino scelto per migliorare la fase offensiva. Faremo di tutto per evitare la retrocessione”

Intervenuto in occasione della conferenza stampa antecedente alla gara dell’Arechi tra Salernitana e Sudtirol, Marco Valentini, direttore sportivo della Bersagliera, ha presentato il nuovo allenatore Pasquale Marino, spiegando la motivazione del cambio in panchina a sei giornate dal termine del campionato.

Voglio iniziare ringraziando Roberto Breda, che in un momento difficile della squadra ci è venuto in soccorso. Si è trovato in una situazione molto complicata, ha fatto un gran lavoro, dando tutto se stesso. In un momento di difficoltà ha fatto un percorso, mettendo a posto molte situazioni in poco tempo, nonostante la situazione di classifica, dando un buon contributo alla sistemazione della squadra – ha detto il ds granata -. Le valutazioni che ci hanno indotto all’esonero sono state che il lavoro della precedente gestione non fosse completo perché, con gli innesti di gennaio, la squadra aveva raggiunto un buon equilibrio difensivo, ma mancava una crescita della parte offensiva, dove nelle ultime partite, nonostante prestazioni solide di squadra, c’era una latitanza. Siccome il nostro mantra è di fare di tutto per la salvezza, abbiamo ritenuto servisse un allenatore per migliorare e che si focalizzasse sulla parte offensiva. Per questo abbiamo scelto mister Marino, ha una carriera importante, è un allenatore completo che è molto bravo nella fase offensiva. Questi sono i motivi del cambio, per fare chiarezza. Marino è stato individuato e chiamato dal sottoscritto, si è preso del tempo e mi ha richiamato dandomi disponibilità, così si è trovato l’accordo. Lunedì ci siamo risentiti e sono andato a prenderlo a Roma in tarda mattinata. La decisione è condivisa con gli altri membri della società, come è normale che sia. C’è sempre stato un confronto costante e continuo, poi la parte tecnica doveva individuare la persona giusta da mettere al posto giusto“.

Valentini ha poi continuato parlando delle tempistiche nel cambio di guida tecnica: “Se avessi messo in discussione il tecnico prima del derby, mi avrebbero dovuto strappare il patentino. Il mio lavoro è difendere il gruppo squadra. Ho precisato che, nel bene e nel male, la società ha sempre fatto valutazioni. Ovviamente in sala stampa, non posso crocifiggere l’allenatore e i ragazzi. Come Marino ha fatto le valutazioni, le feci anche io quando fui chiamato, tempo fa dissi che il campionato si sarebbe giocato nel mese di aprile. Era importante arrivare vivi e vegeti negli scontri diretti, siamo pienamente in corsa. Faremo di tutto affinché la Salernitana non retroceda in C“.

Sull’esonero di Breda il classe 1976 ha poi detto: “Con tutti gli allenatori ci sono sempre stati confronti. Ogni allenatore fa il suo lavoro e deve fare le sue scelte. L’arrivo del nuovo tecnico era programmato per le 15. Ho chiamato personalmente Breda intorno alle 12.30, credo di essere stato molto corretto. Il mister, anche con l’allenamento programmato al primo pomeriggio, aveva l’abitudine di andare al mattino presto al centro sportivo”.

Per concludere, Valentini ha parlato del suo operato fino a questo momento: “Nelle ultime quattro partite abbiamo vinto in casa col Modena e pareggiato a Bari, abbiamo latitato nel gioco nelle ultime due partite. Credo che un direttore vada valutato dopo aver fatto almeno un mercato estivo e uno invernale. Personalmente io ho fatto solo il mercato di riparazione, la valutazione su di me andrà fatta a fine campionato. Chi di dovere, al di là dell’obiettivo raggiunto o meno, farà un’analisi del mio operato e a fine campionato ci confronteremo. Personalmente ho preso la squadra ultima, i giudizi definitivi e gli eventuali processi si faranno il 10 maggio“.

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