Una settimana al ritiro: Ventura attende mosse, alcuni esuberi potrebbero non essere convocati per S. Gregorio

Una settimana al ritiro precampionato della Salernitana, l’aria della nuova stagione inizia ad essere percepita. Domani partiranno i raduni di Livorno, Empoli e Chievo, oggi ha già svolto il primo giorno di allenamenti in Trentino il Benevento che ha inaugurato i lavori delle compagini della serie cadetta.

Da domani, e per tre giorni, la dirigenza granata proverà a risolvere alcune questioni legate alle uscite, per poter potare qualche ramo secco e sfoltire la rosa dei calciatori contrattualizzati in vista della partenza per San Gregorio Magno. Ventura attende mosse sul mercato e, soprattutto, preferirebbe evitare di lavorare a luglio con elementi che certamente non rientrano nei piani. Il trainer è rientrato a casa, dopo i sopralluoghi salernitani e gregoriani dei giorni scorsi. Sarà in città di nuovo mercoledì: in agenda appuntamenti per visionare alcune abitazioni da prendere in fitto per l’annata con la moglie Luciana ma, soprattutto, provare ad approfondire con Fabiani e Bianchi le questioni del mercato. In questi giorni, negli alberghi milanesi si stanno chiudendo i primi affari. La Salernitana deve sfoltire e spedire in terza serie molti esuberi, Ventura teme anche che lo spogliatoio non possa cementarsi bene se si dovesse partire già con scontenti all’interno (o, comunque, calciatori con le valigie pronte).

Il Rieti potrebbe essere destinazione per alcuni giovani, ma la Salernitana ha sotto contratto calciatori che, tuttavia, hanno ingaggi onerosi e con i quali occorre lavorare di cesello, per poter troncare senza grosse ferite. Rosina e Signorelli sono in cima alla lista. Per il fantasista e per il venezuelano ci sono alcune piste, la dirigenza campana spera che possano concretizzarsi al più presto per evitare decisioni drastiche nel diramare le convocazioni per San Gregorio Magno. Se la questione esuberi non dovesse risolversi in pochi giorni, non è da escludere che il club possa decidere di non precettare per il ritiro alcuni elementi, fornendogli comunque un preparatore e consentendo loro di allenarsi, come da contratto. Il campo Volpe, ad esempio, potrebbe essere una soluzione logisticamente valida che significherebbe, però, totale braccio di ferro. Accadde già trecentosessantacinque giorni fa con Antonio Zito, poi finito alla Casertana, ma anche con Popescu, Kadi e Rizzo che non rientravano nei piani. Per un paio di giorni si allenò a Salerno anche Kalombo, poi chiamato ad aggregarsi a Rivisondoli con l’allora tecnico, Colantuono. Nelle prossime ore, Fabiani e Ventura valuteranno il da farsi e prenderanno una decisione definitiva.