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Un successo che arriva da lontano: Pioli e una scalata partita da Salerno

Ad ognuno i suoi scudetti. C’è chi ha conquistato quello delle zone alte e quello delle zone basse, ma le gioie di Milan e Salernitana hanno un minimo comun denominatore, Stefano Pioli. Il tecnico emiliano ha conquistato il suo primo grande trofeo della carriera, una carriera partita proprio da Salerno.

Salvezza granata

Dopo l’addio al calcio giocato Pioli ha intrapreso la carriera da tecnico. Dal 1999 al 2003 ha lavorato con i giovani tra Bologna e Chievo, poi nel giugno di quell’anno la prima panchina in prima squadra. L’allora presidente della Salernitana Aniello Aliberti lo scelse per guidare una squadra rimasta in B grazie al ripescaggio per il caso Catania. Era la Salernitana dei Botticella, degli Olivi, dei Breda, dei Bombardini e dei Bogdani che chiuse il campionato con una salvezza tranquilla.

Esperienza formativa

L’esperienza di Salerno ha lanciato Pioli nel calcio che conta, l’allenatore infatti avrebbe, tre anni dopo, esordito in A col Parma. Una scalata che lo ha portato negli ultimi otto anni a guidare big come Lazio, Fiorentina, Inter e Milan. Con il quale è stato fermato sul 2-2 all’Arechi dalla banda Nicola lo scorso febbraio. Un punto che si è poi rivelato prezioso per entrambe le squadre. Lo stesso trainer ha recentemente ammesso l’importanza della sua parentesi granata: “Di Salerno ho un ricordo bellissimo, fu la prima esperienza in prima squadra. C’era un ambiente caloroso e mi sono trovato benissimo. Nonostante le difficoltà logistiche c’era grande voglia di lavorare. Il primo anno a Salerno andai da un titolare prima del derby contro il Napoli, per dargli una pacca sulla spalla e lui mi disse che l’allenatore ero io e potevo fare le scelte che volevo, ma allo stesso tempo che non dovevo andare a coccolarlo. È stato un insegnamento, non vado mai a spiegare ai giocatori le mie scelte. Ovviamente la mia porta poi è sempre aperta, se un giocatore vuole delle spiegazioni basta che viene da me. Ho avuto tanti momenti belli e ricordi positivi. Credo che la prima esperienza professionale in una prima squadra chiusa con la salvezza della Salernitana sia stata veramente importante”. 

Anche un suo ex giocatore, Alessandro Tulli, lo ha ricordato in una recente intervista alla nostra redazione: “Già all’epoca faceva vedere le sue qualità. Non mi stupisco infatti che Pioli sia arrivato ad alti livelli e che negli ultimi due anni stia facendo grandissime cose col Milan. Oltre ad essere un grande allenatore, ha grandi valori umani e sa dialogare con i calciatori”. Spesso si è sentito dire che Salerno è formativa per gli uomini e per i calciatori, nel caso di Stefano Pioli è stato inevitabilmente così. Lo scudetto rossonero è a leggere tinte granata.

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