Connect with us

Editoriale

Un k.o. immeritato, ora la rabbia sportiva sulla prossima: chi vuole vincere si rialza con forza

Una partita preparata bene, cominciata e quasi chiusa alla grande, poi rovinata da qualche “infortunio” individuale, qualche scelta tecnica a gara in corso che sarebbe stato utile anticipare col senno di poi, e soprattutto una gestione arbitrale pessima: atteggiamento assolutamente rivedibile da parte dell’arbitro Tona Mbei, che ha sventolato ben 6 cartellini rossi (l’allenatore Maiuri e il ds Di Toro per il Cerignola, il ds Faggiano, mister Raffaele e Inglese per la Salernitana tutti per proteste, poi Capomaggio per il doppio giallo) in una partita che non sembrava e non è stata affatto così “cattiva”. Si è innervosita, da una parte e dall’altra, proprio in conseguenza della condotta di gara assunta dal 29enne fischietto della sezione di Cuneo, che ha sventolato cartellini in serie eccedendo decisamente. Un modo per dimostrare di avere il controllo di una partita che probabilmente gli è sfuggita di mano già a fine primo tempo? Possibile. Al di là dell’arbitraggio molto più che discutibile (la Salernitana si è fatta sentire con modi misurati e continuerà a farlo, ha imparato sulla sua pelle che fare baccano con parole pesanti non porta a nulla se non a svantaggi), ora bisogna raccogliere i cocci, ma la squadra non ha dato sensazione di smarrimento, anzi.

La testa è già a Casarano, domenica si rigioca e sarà la quinta in 15 giorni. “Ammetto che siamo un po’ stanchi”, ha detto il direttore Faggiano ieri in conferenza stampa. La Salernitana contro i rossoblu, saliti nel frattempo a quota 11 in classifica e candidati al ruolo di neopromossa terribile, dovrà fare a meno di Inglese e Capomaggio squalificati, Liguori e Cabianca (lesione muscolare di medio grado al bicipite femorale destro, out almeno un mese) infortunati. Inoltre, dovranno essere verificate le condizioni di giocatori che stanno tirando la carretta dall’inizio senza riposo e altri che vengono da periodi in cui non hanno disputato nemmeno amichevoli, come sottolineato su Tascone ieri da Raffaele. Il tecnico però ha comunque una rosa assortita e in grado di far fronte all’emergenza al Capozza, prima di respirare e contare su una settimana tipo in avvicinamento al derby casalingo contro la Cavese.

La Salernitana c’è. Per 70 minuti ha fatto la voce grossa col Cerignola, il gioco e l’intesa migliorano, non potranno essere gli episodi “sfortunati” a intaccare il morale della squadra, che vuole ora trasformare la rabbia sportiva per come è maturata la sconfitta in energia supplementare da mettere in campo a Casarano. Non sarà semplice, per certi aspetti prima o poi doveva arrivare una sconfitta perché non si possono vincere tutte le partite e forse sarà anche un minimo d’aiuto paradossalmente quella di ieri, che insegna ancora una volta che il calcio, ma la Serie C in particolare, non consente distrazioni e ingenuità. La Salernitana si è distratta e non ha “ammazzato l’avversario ferito“, come detto con una metafora da Faggiano a fine partita, quindi ora è costretta a leccarsi le ferite e a trovare le risorse per riscattarsi subito, facendo capire che si è trattato di un incidente di percorso.

Ripartire dalle note liete che comunque ci sono, come l’esplosione di Ferraris (3 gol in 4 partite), il primo posto mantenuto grazie ai pareggi delle inseguitrici, il pubblico che si sta ricompattando attorno alla società e alla squadra, la voglia di reazione immediata che Raffaele ha fatto vedere in conferenza stampa. Calma ed equilibrio per riprendersi quello che ieri le distrazioni e le ingenuità, con l’arbitro Tona Mbei, hanno tolto alla Salernitana.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

More in Editoriale