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UFFICIALE. Dia dice addio: la controversa storia dell’uomo dei record

L’avventura di Boulaye Dia con l’ippocampo è giunta alla sua conclusione, anche in ritardo rispetto alle mai nascoste volontà dell’attaccante di lasciare Salerno già un anno fa. È arrivata anche l’ufficialità da parte di Salernitana e Lazio. La punta senegalese vestirà la casacca biancoceleste con la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto, facilmente raggiungibile poiché basato su di un certo numero di presenze. Il club di Iervolino incassa, così, circa 12 milioni di euro e risparmierà anche i 2 milioni lordi di stipendio dell’attaccante. Per Dia contratto di quattro anni.

Punta da record

È durata poco meno di due anni la permanenza del senegalese all’ombra del Castello d’Arechi. Dia e Salerno si sono lasciati nel peggiore dei modi. La punta fa le valigie e lascia definitivamente il centro sportivo Mary Rosy, dopo le controverse vicende che lo hanno riguardato negli ultimi giorni, segno di un rapporto ormai logorato. Dia, al ritorno all’Arechi dopo mesi, ha trascinato la Salernitana ai sedicesimi di Coppa Italia tra gli insulti e le bottigliette piovute dagli spalti. Il peggior modo di dirsi addio. Nel post partita la punta ha subìto anche un inseguimento mentre era in auto da alcuni giovani tifosi in scooter. Lancio di oggetti e finestrini in frantumi con il calciatore che ha evitato di sporgere denuncia. Episodi che con il vero tifo non hanno niente in comune.

Portato in granata dall’allora diesse Morgan De Sanctis, la storia del passato da elettricista aveva colpito tifosi e appassionati di tutta Italia. Dia rimarrà nella storia del club granata come miglior marcatore in massima serie con 16 gol, dopo aver superato il record precedente detenuto da Marco Di Vaio (12). Ma soprattutto restano iconiche alcune gesta tecniche del senegalese, come la tripletta nel pirotecnico 3-3 contro la Fiorentina o l’incredibile gol al Diego Armando Maradona nel derby. Al termine della stagione 22/23 Danilo Iervolino avrebbe deciso di riscattare la punta, in quanto in prestito dal Villareal, per 12 milioni di euro. L’acquisto più oneroso nell’ultracentenaria storia del club, un investimento importante che sarebbe però fruttato poco nei mesi successivi.

Le controversie

Da lì il rapporto tra Boulaye Dia, il suo entourage e la Salernitana è andato sempre più logorandosi. Il calciatore, scontento di rimanere e allettato dall’idea di giocare in Premier League, si avvicinò al Wolverhampton nelle ultime ore del calciomercato estivo 2023. Le modalità del flirt con gli inglesi fecero andare su tutte le furie patron Iervolino e il diesse De Sanctis, fiume in piena nell’ormai celebre conferenza stampa di chiusura del calciomercato. In quella stessa occasione De Sanctis comunicava l’estromissione della punta dalla lista dei convocati per la trasferta di Lecce, perché per atteggiamenti e comportamenti non ha dato l’idea al mister che potesse affrontare una partita complicatissima”. In realtà la versione di Paulo Sousa sarebbe stata differente: il trainer portoghese parlò di mal di testa prima e problemi al ginocchio poi. Certamente i tifosi ricorderanno la risposta di Dia via Instagram con la foto di Dragon Ball all’interno della medical machine utilizzata per “guarire dalle ferite” e rigenerarsi per i nuovi scontri. Il lungo tira e molla tra calciatore e proprietà sarebbe iniziato qualche giorno più tardi: Iervolino avrebbe dato mandato al pool legale del club di elaborare una contromisura agli atteggiamenti del calciatore, giudicati non idonei. Il nervosismo si sarebbe prolungato fino al rientro di Dia dalla pausa nazionali di inizio settembre, con cinque giorni di ritardo rispetto alla prima convocazione ufficiale e dopo diverse lettere e diffide da parte del club. La dirigenza avrebbe chiuso un occhio, ma avrebbe mantenuto ferma la multa del 15% di una mensilità per gli atteggiamenti della settimana di avvicinamento a Lecce-Salernitana. Il rientro in campo della punta senegalese avvenne il 27 settembre in trasferta ad Empoli, dopo quasi un mese sarebbe tornato al gol con la doppietta nel rocambolesco Salernitana-Cagliari. A fine dicembre sarebbe arrivata la prima pronuncia del Collegio Arbitrale del CONI nel confermare le ragioni del club, anche se soltanto parzialmente, rimodulando quindi la multa nella metà di quella inizialmente inflitta dal club (30mila euro).

Il caso di Udine

È storia recente, invece, il rifiuto del senegalese di entrare in campo a Udine negli ultimi minuti del match del 2 marzo. Una gestione del caso non da “serie a” portò l’allenatore Liverani ai microfoni di DAZN: “Sicuramente adesso so che è un giocatore su cui non posso contare”, disse. Il caso portò i legali di Iervolino a rinnovare il filo diretto con il Collegio Arbitrale, già adìto qualche mese prima, questa volta per depositare l’istanza nella quale si accusava Boulaye Dia di grave inadempimento contrattuale per essersi rifiutato di scendere in campo, nonostante la richiesta dell’allenatore e senza riscontrare problemi fisici (era in panchina). Si consumò così lo scontro totale tra proprietà e attaccante: patron Iervolino avrebbe voluto arrivare ad un massimo della decurtazione del 50% dello stipendio che Dia avrebbe dovuto percepire fino a giugno, ovvero quattro mensilità. In aggiunta, la Salernitana chiese anche un risarcimento danni milionario (20 circa) basato sul fatto che, non giocando e mostrandosi bizzoso, il suo valore di mercato sarebbe stato deprezzato nella prima finestra utile. A nulla sarebbero servite le aperture della dirigenza e dello stesso tecnico Colantuono in merito a un possibile reintegro. L’accordo transattivo fra le parti, alla fine, non vi è stato. Anzi, poco più tardi Dia avrebbe anche rilasciato senza autorizzazioni del club un’intervista al quotidiano francese L’Equipe, per la quale il club ha richiesto un’ammenda che ammontava al 15% del suo stipendio mensile, circa 30mila euro.

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