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Tutto pronto per la prima: “Vibrazioni con la Roma, ci aspetta un’altra sfida”

Cè solo la Roma nella testa di Davide Nicola. Terminata la seduta di rifinitura in vista dei capitolini, nella sala stampa del campo sportivo “Mary Rosy” l’allenatore si proietta già a domani sera: Contro la Roma sarà un test importante, non solo per la squadra ma anche perché giocheremo davanti ai nostri tifosi, in una cornice del tutto diversa rispetto a quella della Coppa Italia”Con gli ultimi infortuni Nicola ha dovuto fare la conta dei superstiti fino agli arrivi di Candreva, Bronn e Vilhena: “Al momento abbiamo necessità di integrare tutti per carenza numerica, se c’è possibilità, e sicuramente ci sarà, saranno della partita domenica”.

Il percorso

“Io non spero, lavoro, mi interessa il cammino che faremo in campo, in tre giorni abbiamo tre allenamenti, l’ultimo domani prima della partita e ho chiesto ai ragazzi di essere manicali per apprendere pochi concetti in maniera veloce”.  Davide Nicola si appresta a iniziare il nuovo campionato di A con i granata: “La squadra sa che non potrà essere perfetta, basta ricordare la partita dell’anno scorso contro la Roma caratterizzata da grande intensità. L’algoritmo americano che ci pronostica ultimi con 36 punti? Tendo ad autoimpormi le sfide per necessità, più che per dovere. Gli algoritmi o le idee sulla nostra avventura in questo campionato le costruiremo durante gli allenamenti. Le parole di Iervolino sono sempre passionali, questo mi piace. Quando parla di una finalissima intende il blasone della gara e dell’avversario, è la prima di campionato e non potrebbe essere una finale, altrimenti mi preoccuperei già. Lo spirito con cui ci approcciamo a questo campionato è lo stesso dell’anno scorso. I ragazzi devono capire cosa significa essere squadra nelle difficoltà e nell’espressione del gioco, che ora per forza di cose non può essere al 100%, ma per cui lavoreremo duramente. Chiunque ci veda deve avere l’orgoglio di sentirsi rappresentato”.

Sugli avversari

Dybala e compagni arrivano all’Arechi supportati dai 2mila tifosi in un settore ospiti sold-out e sull’onda dell’entusiasmo: “La Roma è già squadra qualitativa non solo per blasone, ma quest’anno credo che Mourinho e la società dei Friedkin (che saluto oggi, domani saremo avversari) abbiano fatto un mercato qualitativo, ma non solo per l’arrivo di Dybala. o Wijnaldum. Mi ha impressionato Matic per presenza fisica davanti alla difesa e per la sua capacità di far ripartire l’azione, la capacità di Tammy Abraham di spaziare sul fronte d’attacco. La partita ci dovrà vedere protagonisti nel tentativo di voler proporre certe cose”.

“Alla gara contro i capitolini l’anno scorso arrivammo dopo un mese e mezzo di lavoro, ora ci arriviamo dopo aver lavorato poco con quei giocatori che sono appena arrivati e molto con giocatori che andranno in altri contesti. Questo ci deve alzare lo spirito. Arriverà una grande squadra e abbiamo il desiderio e la necessità di volerci misurare. Non è una partita che può dare una scossa alla squadra, c’è un processo di miglioramento che va avanti negli allenamenti, la nostra idea di impostazione del campionato tende a una crescita costante”. 

La stagione

“A me non interessa cosa accadrà dopo la sosta”. Focus sulla prima parte della stagione. In un campionato del tutto atipico per la sosta Mondiali a novembre, Nicola è concentrato sulla prima parte di campionato, che per i granata terminerà a Monza: “E’ il primo campionato che osserva una sosta del genere. Ci saranno lo stesso numero di partite di quando sono arrivato l’anno scorso. La mia preoccupazione è quella che in quindici gare devo rendere squadra questo gruppo di giocatori. partita o da un processo di conoscenza diverso, chi è rimasto sa già lo spirito che deve renderci protagonisti”.

“Lo scopo del nostro progetto è quello di proporre un gioco aggressivo che non rispetti solo il dna della piazza, ma anche il mio e quello dei ragazzi. Un gioco propositivo fatto di aggressività e idee. Dovremo interpretare meglio le tre altezze di campo, ciò non dovrà modificare aspetto ,mentale di voler recuperare la palla. dico ai ragazzi che è bello genere la palla, dobbiamo però imparare an che a recuperarla. difendersi bene non è diventato già concetto solo di tempo ma di minor tempo possibile per il recupero palla”.

I rientri

“Bradaric lunedì entrerà in gruppo, lo stesso vale per Radovanovic. Sono giocatori che devono essere importanti per la squadra. Recuperarli significa non perdere ulteriore tempo. Entrano da infortuni e dobbiamo gestire i carichi di lavoro, ma comunque vengono in ritiro perché fanno parte del gruppo dei venticinque e devono vivere l’aria del gruppo squadra”.

“Mazzocchi a sinistra? Per l’interpretazione degli esterni abbiamo possibilità di avere giocatori che sono pronti. Anche Sambia sta mettendo più minutaggio nelle gambe. Abbiamo i giocatori giusti per essere competitivi. Ma sono giocatori anche duttili che possono occupare anche altre zone di campo, Mazzocchi può giocare sia a destra che a sinistra. Questo per noi è un miglioramento”.

 

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