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Tutino ribadisce: “Spero di restare, sarebbe motivo d’orgoglio. Quel rigore col Pordenone…”

Gennaro Tutino saluta Salerno, ma solo per il momento. L’attaccante granata – dopo il post di sabato (clicca qui per leggere l’articolo) – ha spiegato che quello non è stato un messaggio d’addio, ma solo “per ripercorrere quello che abbiamo fatto. Era un ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito a raggiungere questo segno. L’anno prossimo non saremo ancora tutti insieme e quindi ho pensato che fosse doveroso ringraziare tutti dopo questa annata” ha spiegato il numero 9 ai microfoni di LiraTv nel corso della puntata di ieri di Goal su Goal.

“Ho potuto constatare l’affetto dei tifosi durante tutto l’anno, la gente mi ha riempito d’affetto. Non so come poterli ringraziare” ha raccontato Tutino che dunque spera di restare: “Vorrebbe dire che ho fatto bene e che la società che ha intenzione di puntare su di me, per me sarebbe un motivo d’orgoglio. Conoscete tutti la situazione contrattuale, ci sono due club che dovranno mettersi d’accordo”. Come scritto nei giorni scorsi, Tutino ha il solo rimpianto di non aver giocato in uno stadio pieno: “Mi esalto quando c’è tanta gente allo stadio, ho scelto Salerno anche immaginando un Arechi gremito. Purtroppo il Covid non ci ha permesso di avere i nostri tifosi allo stadio, magari l’anno prossimo…”.

Impossibile non tornare sul cruciale gol di Lignano Sabbiadoro: “A volte ripenso a quel rigore, lo riguardo e penso che sarei dovuto scappare di notte se l’avessi sbagliato (ride ndr) ma non ho mai pensato di poterlo sbagliare. Ero ‘arrabbiato’ perché il mister mi aveva fatto partire dalla panchina, era la partita più importante della stagione. Quando mister Bocchini mi ha detto di prepararmi per entrare ho pensato ‘ora faccio gol e porto la Salernitana in Serie A'”. Per il momento nessun paragone con i grandi attaccanti del passato granata come Di Vaio, Di Michele e Di Napoli: “Questi sono campioni, penso di dover dimostrare ancora tanto. Il mio sogno è di affermarmi e di segnare tanti gol anche in Serie A, non sono più un ragazzino ma credo ancora in quello che posso fare e so che dipende solo da me”.

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