Gennaro Tutino vuole svoltare. È stato un mese non semplice per l’attaccante della Salernitana che tra assenza di gol, voci e malumori è chiamato al riscatto. Prima una lunga trattativa estiva, poi l’incoraggiante inizio di stagione fino al 21 dicembre: quel giorno l’attaccante di proprietà del Napoli ha segnato il suo settimo gol tra campionato e Coppa Italia con la maglia della Salernitana. Un gol importante nella vittoria in rimonta sulla Virtus Entella.
Da quel momento un lento declino che lo ha portato alla panchina contro il Pescara. Ad onor del vero l’ex Cosenza era già stato escluso dall’undici di partenza nella sfida di Frosinone dove, a sorpresa, Castori diede spazio a Giannetti in una rotazione di attaccanti nel pieno del tour de force invernale. L’esclusione col Pescara ha avuto un sapore diverso: il giocatore, al netto della poca incisività sotto porta, è apparso appannato nelle ultime uscite stagionali.
Un calo che può essere fisiologico come quello del resto della squadra nelle tre sconfitte consecutive con Monza, Pordenone ed Empoli. Il tutto accompagnato dallo strappo con l’ormai ex procuratore e le voci di mercato che gli aleggiano intorno. In tal senso è giusto fare chiarezza: la Salernitana, dopo averlo inseguito con insistenza in estate, non è disposta a lasciar partire quello che è comunque il suo miglior marcatore anche se da qui a lunedì sera non si possono esclude sorprese tipiche delle ultime, frenetiche, ore del mercato.
Ad allontanare malumori e una possibilità di partenza, per ora, c’è la lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali del club nel corso del format “Box to Box”, in cui Tutino ribadisce di essere “contentissimo della scelta fatta. Il sogno di tutti è quello di giocare in Serie A, io l’ho sfiorata ma vuol dire che ancora mi manca qualcosa. Sono orgoglioso di giocare in un campionato importante in una squadra importante come la Salernitana ma so di poter fare ancora meglio“. Un pensiero ai tifosi: “Peccato perché in questo momento avremmo avuto tanti tifosi al seguito in trasferta e in casa sarebbero stati il dodicesimo uomo. Spero che i nostri tifosi potranno presto a sostenerci. Sono un calciatore che in alcune situazioni, soprattutto quando c’è tanta gente, si esalta. Vorrei segnare un gol sotto la Curva Sud e farla venir giù. Con lo stadio vuoto non sempre è facile concentrarsi al massimo”.
Tutino ha parlato anche di mister Castori e dei suoi compagni. “Mi piace giocare un po’ più vicino alla porta. È vero che ogni tanto cerco di allargarmi per cercare l’uno contro uno, posso ancora migliorare in questo ruolo che Castori mi sta ritagliando. Posso fare meglio dal punto di vista realizzativo. Il mister ha delle idee chiare su quello che vuole. Abbiamo subito capito il suo modo di interpretare le partite e la sua voglia di tirare qualcosa in più da ognuno di noi. Sta facendo un grandissimo lavoro, non so da quanto tempo la Salernitana non viveva un momento così e sicuramente il merito è anche suo. Lui è la nostra guida e noi dobbiamo seguirlo in tutto e per tutto, sono i risultati a darti fiducia, dobbiamo continuare così. – le parole dell’ex cosentino – Djuric è un attaccante forte, rende tutto più facile. Fa un lavoro enorme per la squadra, è molto importante per il nostro modo di giocare ma anche gli altri compagni si sono sempre fatti trovare pronti anche se per chi trova meno spazio non è mai facile stare sul pezzo. Non posso che menzionare anche Gondo e Giannetti, sono giocatori importanti, al nostro livello, ci daranno una grande mano. Il gruppo è unito, andiamo tutti d’accordo. Non ci sono gelosie e invidie, abbiamo un obiettivo comune e remiamo tutti dalla stessa parte. Mi ero sentito con Di Tacchio prima di venire a Salerno e mi aveva dato grande fiducia facendomi capire cosa vuol dire giocare a Salerno. Mi hanno tutti dato una mano, è un bellissimo gruppo e sono felice di farne parte”. Infine, una promessa: “Se andiamo in Serie A i capelli li faccio rossi“.
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