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Riavvicinamento Petrachi: la Salernitana punta su di lui

AGGIORNAMENTO 14 GIUGNO ORE 19:35. Ufficiale l’accordo con Petrachi: due anni di contratto per il nuovo direttore granata (clicca qui per leggere l’articolo)

AGGIORNAMENTO 14 GIUGNO ORE 8:35 (qui articolo completo). Il riavvicinamento negli ultimi tre giorni con Gianluca Petrachi è stato netto. La Salernitana ora è in grado di dare le garanzie sull’assetto proprietario che il dirigente aveva chiesto (si era indispettito, non avendole ricevute, determinando l’allontanamento tra le parti di nove giorni fa) e può andare allo step successivo per il suo ingaggio.

Il 55enne dirigente ha un progetto tecnico in mente e l’entusiasmo di chi vuole rimettersi in gioco dopo un periodo di 4 anni ai box, però fin quando non avrà firmato il contratto non potrà essere operativo fino in fondo, sebbene abbia già iniziato sotto traccia a lavorare. Oltre alla certezza sull’assetto societario, Petrachi ha chiesto un budget definito ed un contratto di una durata tale da permettere una progettualità a medio-lungo termine; i bene informati parlano di un triennale e di una possibile opzione in caso di ritorno in A.

AGGIORNAMENTO 6 GIUGNO ORE 18:00. Frenata brusca per Petrachi alla Salernitana, probabilmente quasi rottura. Sembrava praticamente fatta per l’ingaggio del direttore sportivo da parte del sodalizio granata dopo incontri proficui e volti ad abbozzare già una programmazione di un certo tipo per la stagione che verrà. Da ieri, però, con la mancata firma sui moduli contrattuali già approntati, qualcosa si era inceppato: il direttore ex Roma e Torino ha chiesto garanzie in primis sull’assetto proprietario e poi sul budget, una voce che sarebbe dipesa proprio dall’eventuale cessione e che quindi Iervolino pare non abbia ancora fissato in maniera decisa. Petrachi ha chiesto di conoscere con certezza chi sarebbe stato il proprietario, come sarebbe andata a finire la storia della cessione, carta bianca e soprattutto un budget ben preciso per recitare un ruolo da protagonisti nel 2024/25, stando alle ambizioni di chi – come lui – rientrerebbe in gioco dopo quattro anni di pausa. Garanzie che pare non siano arrivate in tempi brevi. La Salernitana si sarebbe riservata ancora un po’ di tempo per attendere eventuali proposte di vendita chiedendo, di riflesso, al direttore sportivo soprattutto di lavorare alla massima capitalizzazione delle uscite. Da qui, la frenata: Petrachi, al quale pare sia stato fatto in un primo momento un discorso progettuale improntato sulla sostenibilità, avrebbe preferito non legarsi viste tutte le incognite sorte ora dopo ora sul suo mandato e sui paletti stringenti.

Petrachi aveva praticamente la penna in mano per firmare ma così non è stato. Momenti frenetici in casa granata per rituffarsi sulle alternative ma occhio alla possibilità che oltre a Maiorino e Valentini, rispuntino fuori alternative diverse come Ciro Polito o Pasquale Foggia. La Salernitana rischia di incartarsi su sé stessa e di andare pericolosamente in ritardo nella costruzione del prossimo anno sportivo. Con quali obiettivi, con quale budget? Ridimensionamento e atterraggio sulla nuova categoria inevitabile, d’accordo, però con che tipo di margine per programmare una risalita in 3-4 anni? Domande alle quali evidentemente il diesse di origini leccesi non è riuscito a trovare risposta.

ARTICOLO ORE 7:30. Poche ore separano ancora Gianluca Petrachi dalla firma sul contratto con la Salernitana. Il 55enne dirigente originario di Lecce ha incontrato anche ieri i vertici del club granata che lo ha scelto per il secondo post-Sabatini. Toccherà a lui ricostruire dalle macerie sportive e cercare subito un campionato di vertice in cadetteria. È proprio questa una delle garanzie chieste dall’ex direttore sportivo di Roma e Torino per accettare l’avventura in terra campana: è fermo dal 2020 ma non per questo intende lasciarsi ingolosire, vuol ricominciare col piede giusto e con le condizioni migliori. La stretta di mano ci sarà, assicurano i ben informati, con presentazione prevista la settimana prossima. Ma bisogna attendere.

L’attesa

Perché non arriva l’ufficialità? In primis, perché Petrachi non ha ancora messo l’autografo sul contratto, praticamente pronto. Le parti hanno preso tempo per capire quale sarà l’evoluzione della situazione societaria: il diesse chiede infatti garanzie sul futuro assetto proprietario e – trovata l’intesa di massima sull’accordo economico – prima di legarsi alla Salernitana intende avere la certezza di chi sarà il proprietario, chi prenderà le decisioni, chi dovrà essere il suo riferimento. Lecito. Al momento, nell’attesa di dissipare i dubbi (a ieri non risultavano offerte sul tavolo di Iervolino ma voci di dentro narrano di un patron intenzionato ad attendere eventuali novità fino a venerdì per quel che riguarda i movimenti di Brera Holdings e Laird Norton, anche se quest’ultimo fondo potrebbe aspettare qualche mese, il miglioramento del bilancio e del brand prima di sferrare l’attacco alle quote societarie), l’operazione resta in caldo ma senza la ratifica. Petrachi è già al lavoro a fari spenti per allestire il team che dovrà accompagnarlo (dovrebbe esserci con lui anche il nipote Bruno Petrachi, giovane ex portiere) e ipotizzare il nome dell’allenatore ma attende che si sblocchi l’impasse. Il dirigente chiede anche garanzie di autonomia.

Sono un decisionista“, ha ricordato recentemente. Carta bianca sulle decisioni di mercato, nel rispetto del budget, e nella scelta dei suoi collaboratori, oltre alla chiarezza sull’assetto proprietario nel futuro prossimo: la fumata bianca è attesa tra oggi e domani con Petrachi qualora vi sia il rispetto di questi canoni fissati. Filtra grande sicurezza dall’entourage granata sulla limatura dei dettagli e sull’inizio dell’avventura con l’ex calciatore di Perugia e Venezia. Minime percentuali, qualora dovesse clamorosamente saltare l’accordo, sono ancora attribuibili a Rocco Maiorino, ex ds di Milan e Las Palmas, che pure ha incontrato il patron nei giorni scorsi offrendo un’impressione positiva al pari di Marco Valentini, un recente passato all’Ascoli.

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