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Calciomercato

Tra mercati esteri e svincolati, le porte dello spogliatoio granata restano socchiuse: la situazione

Il posto lasciato (volutamente?) libero nella lista over dalla Salernitana (clicca qui per leggere) potrebbe indurre Gianluca Petrachi a sondare il terreno per ingaggiare un eventuale svincolato e puntellare ulteriormente la rosa a disposizione di Martusciello. In quale ruolo? Al momento, sulla carta, i famosi giochi delle coppie sarebbero completi ma non è da escludere che il club acconsenta ad ulteriori miglioramenti, soprattutto se si verificassero alcune cessioni nei “minuti di recupero”, tenendo conto che altri mercati all’estero sono ancora aperti.

Paesi ancora open: le date

Tanto per dirne una, in Brasile, Bulgaria, Danimarca, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo e Arabia Saudita ci sarà tempo fino al 2 settembre per poter acquistare giocatori. Di riflesso, anche dall’Italia potranno partire per tali lidi. Non solo, in Ungheria il mercato chiude il 3 settembre, in Croazia e Austria il 5, in Belgio, Polonia e Slovacchia il 6, in Slovenia il 7, in Repubblica Ceca l’8, in Qatar, Romania, Svizzera e Cipro invece il 9 settembre. Ed ancora, in Grecia la deadline è fissata addirittura l’11, mentre Russia (12 settembre), Turchia e Serbia (13) e Israele (18) chiuderanno il quadro. Relativamente alla Salernitana, le possibilità in uscita riguardano Mateusz Legowski in Polonia e Diego Valencia in Grecia.

Il mediano potrebbe tornare in patria, dove ha diverse chance: dal ritorno al Pogon Stettino al Cracovia (club che ha appena spedito in granata Jaroszynski). L’attaccante cileno invece, autore di un gran gol contro la Sampdoria, ha estimatori nel campionato ellenico, dove ha giocato fino allo scorso anno. In ottica partenze verso altri Paesi, occhio anche a Nwankwo Simy, generoso negli ultimi match ed elogiato comunque da mister Martusciello pubblicamente: per lui resterebbero aperte alcune porte in Turchia – dove ha già rifiutato però alcune destinazioni in passato – e Portogallo, campionato che lo ha già visto protagonista prima del suo approdo in Italia, al Crotone.

Entrate fuori tempo?

Al momento, Martusciello ha coppie complete, come si diceva. In alcuni casi, anche tre alternative per ruolo nel suo 4-3-3. I portieri Sepe e Fiorillo, i terzini destri Ghiglione, Gentile e Stojanovic, i terzini sinistri Njoh e Jaroszynski, i centrali difensivi Bronn, Velthuis, Ruggeri e Ferrari, i play Amatucci e Hrustic, con quest’ultimo che può fare anche la mezzala al pari di Maggiore, Tello, Reine-Adelaide, Soriano, Legowski e Tongya (cinque o sei, considerando l’ex juventino che sarebbe adattato ma nasce attaccante esterno, per due maglie), le punte centrali Torregrossa, Simy e Wlodarczyk (tre per una maglia), gli esterni d’attacco Valencia, Verde, Braaf, Kallon, Dalmonte e Sfait. Anche qui, ben sei per due maglie. Poi il mister potrebbe varare anche il 4-2-3-1 ma l’imbarazzo della scelta resterebbe, soprattutto dalla cintola in su. Ecco perché potrebbero essere decisive operazioni in uscita. Se partissero Simy o Valencia oppure entrambi, sarebbe tutt’altro che peregrina l’ipotesi di un ritorno di fiamma per Joao Pedro (’92), che resta senza contratto dopo aver rescisso quello col Fenerbahce. Petrachi lo aveva già corteggiato e quasi ingaggiato, prima che la proprietà decidesse di virare su altri profili. Al momento, a voler trovare un pelo nell’uovo, il reparto che potrebbe essere bisognoso numericamente di puntelli sembra comunque essere la difesa.

Un quinto centrale potrebbe comunque servire a Martusciello, considerando che Ruggeri è all’esordio assoluto da professionista. Certo, anche Jaroszynski potrebbe disimpegnarsi al centro, però è mancino. Meglio se destro. Sarebbe stato proposto Luka Bogdan (’96), altro ritorno di fiamma, reduce da un’annata di problematiche fisiche ed ora svincolato dopo la rescissione con la Ternana. Ha risolto il suo vincolo con lo Spezia anche il tedesco Muhl (’97). Libero Koffi Djidji (’92), ivoriano che proprio Petrachi sei anni fa portò al Toro, ma è possibile che il diesse sondi anche il vasto mercato degli svincolati provenienti da esperienze all’estero. In ogni caso, non sembra esserci particolare fretta. La Salernitana ha dimostrato, conducendo le operazioni chiuse ieri sul gong, di voler essere quanto più lucida è possibile senza farsi prendere dalla frenesia.

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