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Tifosi, protesta pacifica in vista: 15′ di spalti vuoti con la Carrarese?

Protesta civile in vista per la tifoseria della Salernitana contro la Carrarese domenica pomeriggio. I 13 punti in 14 partite e il terzultimo posto in classifica, dopo la retrocessione non decorosa dell’anno scorso, fanno scattare la rabbia dei sostenitori che entreranno con 15 minuti di ritardo sugli spalti dell’Arechi. Una decisione partorita ieri a tarda sera dalle varie anime della tifoseria, con la Curva Sud Siberiano in testa e poi tutti i club organizzati che si sono interrogati sull’opportunità di far sentire la propria scontentezza con un qualcosa di diverso. Nella giornata di oggi dovrebbe essere pubblicato un comunicato con l’ufficializzazione della forma di protesta: ingresso nel piazzale alle 17:15, al fischio d’inizio, poi salita sui gradoni alle 16:30, a partita già iniziata. Non è chiaro se con degli striscioni in accompagnamento o no.

Nel mirino non c’è la squadra, che è nei bassifondi ma non ha mai risparmiato impegno e buone prestazioni anche quando ha perso in precedenza partite (con Martusciello) e fino ai due errori di Fiorillo e Ferrari al Mapei contro il Sassuolo, né l’allenatore che è seduto sulla panchina da appena due settimane. Il dissenso della piazza sarà tutto nei confronti della società e della proprietà in particolar modo con la richiesta di chiarezza sul futuro e sulla programmazione. Nel limbo il direttore sportivo Gianluca Petrachi, ieri come al solito al Mary Rosy accanto alla squadra e al mister, che ha un compito importante ora da aggregatore e compattatore delle varie componenti dopo il botta e risposta con l’ad Milan dei giorni scorsi. Acqua passata e solo puntualizzazioni da un fronte all’altro ma voglia di remare nella stessa direzione, fanno sapere fonti vicine agli interessati. Il direttore è accanto alla squadra nel ritiro in città, in attesa di risultati che questa Salernitana e la sua tifoseria meriterebbero per affrontare con più serenità il ciclo di fine girone d’andata e tuffarsi sul mercato con meno ansie e più chiarezza.

Intanto, dalle indagini della Digos non hanno ancora accertato un collegamento tra l’episodio di cronaca che si è verificato lunedì sera intorno alle 23 al quartiere Casa Manzo, come si legge sul Mattino di oggi. Le indagini proseguono su due soggetti che hanno lanciato due petardi contro alcune abitazioni in una zona dove risiedono anche giocatori granata. Il quartiere, negli ultimi tempi, è stato al centro di tanti episodi come furti, raid notturni e bravate varie, addirittura i residenti in passato  avrebbero provato ad allontanare ladri proprio facendo scoppiare petardi. Contrariamente a quanto i social incontrollati hanno fatto diffondere ieri, quindi, non c’è nessuna certezza che si tratti di un atto intimidatorio nei confronti dei calciatori e non si tratterebbe di bombe carta ma di petardi. Nessuna denuncia da parte loro o della Salernitana.

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