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Tic, toc: ultimi rintocchi, tre giorni per il preliminare con Brera Holdings

Non può che essere la settimana decisiva, del dentro o fuori. L’argomento è il futuro societario e, nello specifico, di Danilo Iervolino nel mondo del calcio. Il suo silenzio dice e ha detto tutto: ultima intervista a fine marzo (clicca qui per leggere) al Corriere della Sera in cui piazzava un “per ora” davanti al “non vendo” e parlava di “rivoluzione, voglia di puntare sui giovani e non più sui grandi nomi”.

Nel corso dei mesi la trattativa con Brera Holdings si è infittita e ora mancano tre giorni alla deadline definitiva e non più procrastinabile del 28 giugno: o arriva l’offerta vincolante – pronta per trasformarsi, di fatto, in un preliminare d’acquisto da firmare – oppure il tutto viene rinviato a tempi migliori, magari alla fine della prossima stagione. E chissà che, in questa eventualità, Iervolino non ritrovi la voglia di fare calcio. Per il momento sembra averla persa, secondo i bene informati.

Da più parti risultano conferme sulla volontà del patron non solo di cedere ma probabilmente di farlo proprio alla società americana rappresentante dell’omonimo fondo quotata al Nasdaq. Il rifiuto di un’altra offerta pervenuta la scorsa settimana (clicca qui per leggere l’articolo) dopo una fase di due diligence e dialoghi condotti a fari spenti da parte di un raggruppamento temporaneo di imprese molto importante e comprendente gruppi nazionali di rilievo mondiale (con interessi anche nelle infrastrutture sul territorio esistenti e da creare), è segno di una strada ben precisa tracciata sull’asse con Miami, evidentemente più convincente sotto il profilo della progettualità. La strada italiana precedentemente citata avrebbe invece avuto un filo conduttore anche politico. Al momento, tale “forza” motrice non ha voglia di uscire allo scoperto, a maggior ragione perché l’operazione non si concretizzerà.

E quindi Miami. Ma quanto? Dipenderà tutto dalle prossime quarantotto ore. Brera Holdings non sembra avere grosse disponibilità, all’apparenza. Ma ci sarebbero imprenditori importanti pronti a immettere capitali altrettanto importanti all’interno del progetto di acquisizione della Salernitana. Con loro è Maurizio Milan a tenere contatti, equilibri. Proprio l’ad resterebbe in granata a ricoprire l’attuale ruolo per dare continuità al progetto iniziato con Iervolino e la sua posizione sarebbe non di semplice pedina nell’operazione che potrebbe chiudersi a stretto giro. Non definitivamente, è bene precisarlo. Con la firma di un preliminare, si inizierebbe ad asfaltare la strada ma non si giungerebbe a destinazione: per il closing serviranno ancora mesi. Se non altro, si farebbe sapere alla piazza, ai calciatori attualmente in rosa e a quelli che dovranno arrivare, all’allenatore, ai dirigenti e ai dipendenti in quali mani passerebbe la Salernitana e con quali ambizioni.

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