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Terremoto Verona: sequestrate le quote azionarie, Setti nei guai

Terremoto societario all’Hellas Verona. La compagine veneta, peraltro avversaria della Salernitana sul campo tra dieci giorni al Bentegodi, finisce sotto sequestro. Lo rende noto la Guardia di Finanza con una nota che spiega come il nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF di Bologna abbia eseguito, su delega della Procura emiliana, il decreto di sequestro preventivo del 100% delle quote azionarie del club scaligero detenute dalla società Star Ball srl.

Il provvedimento è figlio di indagini condotte in seguito al fallimento di una Spa precedentemente proprietaria del totale della partecipazione azionaria: gli accertamenti avrebbero evidenziato “episodi di distrazione tramite la cessione delle azioni rappresentative del Verona” dalla società fallita alla Star Ball, anch’essa riconducibile a Maurizio Setti, patron dell’Hellas. Insomma, una vendita fittizia da una società all’altra sempre dello stesso proprietario. Il gip del tribunale di Bologna ha nominato un custode della quota: si tratta del commercialista Stefano Reverberi. Setti è indagato per bancarotta. I fatti potrebbero ripercuotersi anche sulla corsa salvezza ovviamente. Anche per questo sarà importantissimo non fallire l’appuntamento del Bentegodi e conquistare i tre punti il 30 dicembre.

La nota stampa

Il Verona ha poi inteso fare chiarezza diramando un comunicato stampa: “La vicenda del sequestro non riguarda il patrimonio di Hellas Verona F.C. s.p.a. (“HV”), che non viene toccato. Il sequestro si inserisce, come ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il Gruppo societario di Maurizio Setti e il Gruppo societario di Gabriele Volpi. Sono state sequestrate le partecipazioni sociali in HV di proprietà di Star Ball s.r.l., società (di Maurizio Setti) che le aveva acquistate da HV7 s.p.a., che a sua volta le aveva acquisite da H23 s.p.a. Nel 2020, le società HV7 e H23 (riconducibili a Maurizio Setti) furono dichiarate fallite dal Tribunale di Bologna su istanza del Gruppo Volpi, che è l’unico soggetto a vantare di essere loro creditore. Non ci sono altri sostanziali creditori di HV7 e di H23. Entrambi i fallimenti furono revocati dalla Corte di appello di Bologna. La revoca del fallimento di HV7 è stata definitivamente dichiarata dalla Corte di cassazione con la decisione n. 29773/2023 del 26.10.2023. La Cassazione ha confermato la pronuncia della Corte di appello di Bologna, rilevando che il Gruppo Volpi non ha provato di essere creditore di HV7. HV7 – da cui Star Ball s.r.l. acquistò le partecipazioni in HV – è, quindi, tornata operativa e in attività. La conferma o revoca del fallimento di H23 è, invece, ancora sottoposta al giudizio della Corte di cassazione. La Procura di Bologna – allarmata dalle notizie di stampa (peraltro del tutto infondate) circa la possibile vendita da parte di Star Ball s.r.l. delle partecipazioni sociali in HV – ha ritenuto opportuno, su istanza dei legali del Gruppo Volpi, sequestrarle in via preventiva. L’ha fatto solo per il caso in cui, in futuro, il fallimento di H23 dovesse essere dichiarato in via definitiva e si dovesse poi discutere circa la liceità della cessione delle partecipazioni sociali fatta in passato da H23 s.p.a. Già in passato, il Gruppo Volpi aveva tentato, senza successo, di avvalersi dello strumento penale del sequestro preventivo per attaccare Maurizio Setti e Star Ball s.r.l., che hanno poi visto pienamente riconosciute le loro ragioni dalla Corte di cassazione e poi dal Tribunale del Riesame di Bologna, che annullò il sequestro del patrimonio di Setti e di quello di Star Ball. Il relativo procedimento, che ebbe ampia risonanza mediatica, si è risolto nel nulla ed è stato archiviato dal GIP su istanza della stessa Procura. Maurizio Setti e Star Ball s.r.l. sono sereni e tranquilli, perché sono convinti di poter dimostrare, anche in quest’occasione, la correttezza, legittimità e liceità del loro operato e la carenza dei presupposti del sequestro. Hanno, quindi, dato mandato ai loro legali di agire immediatamente per impugnare il sequestro preventivo”.

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