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Super Verdi non basta, Spezia agguanta di rigore: all’Arechi finisce 2-2

TABELLINO SALERNITANA-SPEZIA 2-2

SALERNITANA (4-3-2-1): Sepe; Mazzocchi (36′ st Gyomber), Dragusin, Fazio, Ranieri; L. Coulibaly, Radovanovic, Kastanos (20′ st Perotti); Verdi (20′ st Bohinen), Ribéry (31′ st Mikael); Mousset (1′ st Djuric). A disp: Belec, Kechrida, Gagliolo, Zortea, Ederson, Obi, Jaroszynski. All: Colantuono.

SPEZIA (4-2-3-1): Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou, Reca; Sala (23′ st Nguiamba), Kiwior; Gyasi, Maggiore, Verde (23′ st Agudelo); Manaj (31′ st Nzola). A disp: Zoet, Zovko, Hristov, Ferrer, Bourabia, Bertola, Salcedo, Antiste, Strelec. All: Motta.

NOTE. Marcatori: Verdi al 2′, 16′ (SA), Manaj rig. all’11, Verde rig. al 31′ pt (SP). Ammoniti: Amian, Kiwior, Nguiamba (SP), Mousset, Fazio (SA). Angoli: 5-7. Recupero: 5′ pt, 3′ st. Spettatori: 10.868.

Non basta. Non può bastare. Ma necessariamente deve rappresentare un punto di ripartenza. La Salernitana non riesce a battere lo Spezia e a rilanciarsi in classifica malgrado la doppietta di Simone Verdi, protagonista assoluto del match con due prodezze balistiche d’alta scuola su calcio da fermo. Ma è stata anche la partita di alcune discutibili decisioni del VAR che ha richiamato per ben due volte Valeri in occasione dei due calci di rigore concessi allo Spezia. Tra Salernitana e Spezia finisce 2-2 e succede tutto nel primo tempo, anche se paradossalmente la squadra granata ha espresso le migliori trame di gioco nella ripresa. Generosa la prova degli uomini di Colantuono, dai due volti l’esordio dei tanti volti nuovi. Bene Dragusin e Fazio, malgrado l’episodio del primo rigore, ottimo l’impatto di Verdi e Mazzocchi. Da rivedere Mousset, Bohinen, Mikael e Perotti.

LA CRONACA. Colantuono sceglie come previsto la difesa a quattro per la prima post rivoluzione di gennaio. Ben sette gli esordienti: Sepe tra i pali, Mazzocchi, Fazio e Dragusin in difesa, Radovanovic in mezzo, Verdi sulla trequarti e Mousset in attacco. Ranieri, Lassana, Kastanos e il ritrovato Ribéry gli unici superstiti. Sponda Spezia, Thiago Motta conferma le indicazioni della vigilia. C’è Manaj a guidare l’attacco, Maggiore sottopunta con Gyasi e Verde esterni.

Pressa subito altissimo lo Spezia, marchio di fabbrica dell’ex centrocampista dell’Inter. Al primo affondo, però, passa la Salernitana. Con pazienza i granata in fraseggio escono dal pressing ligure, Ribéry guadagna con furbizia una punizione sulla trequarti. S’incarica della battuta Simone Verdi: palla all’incrocio dei pali, Arechi in visibilio. La gioia dura però poco. Fazio entra scoordinato su Erlic, Valeri lascia correre ma il VAR lo richiama all’on field review dopo lunghissimo check. Per il fischietto romano è penalty, Manaj spiazza Sepe dal dischetto. Ripiomba la paura sull’Arechi, ma ci pensa nuovamente il folletto col numero dieci sulle spalle. Recupero cattivo di Dragusin sulla trequarti difensiva, transizione di Kastanos che guadagna un altro calcio da fermo. La posizione sembra proibitiva, non per Verdi. Mira, rincorsa e ancora palla all’incrocio dei pali. Succede di tutto all’Arechi, ma il protagonista non è in campo. Per l’ennesima volta. Punizione velenosa di Verde, Mousset nel tentativo di coprirsi il volto tocca la palla con la mano. Valeri fa ampi cenni di proseguire, ma l’ineffabile Maggioni lo richiama nuovamente dopo l’ennesimo interminabile check. Stavolta dal dischetto va Verde, ma il risultato non cambia: palla da una parte, Sepe dall’altra. La Salernitana stavolta accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi. Mousset è isolato e perde troppi palloni, Verdi e Ribéry cercano rifornimenti dal centrocampo che però latitano. Al 47′ squillo di Mousset dal limite dell’area, Provedel s’accartoccia e blocca. Dopo ben cinque minuti di recupero, Valeri manda tutti al riposo sul risultato di 2-2.

L’attaccante francese resta negli spogliatoi, Colantuono s’affida subito a Djuric. Al 2′ la Salernitana sfiora subito il terzo gol. Mazzocchi fa tutto da solo e s’incunea tra Nikolau e Reca, l’assist è perfetto per Kastanos che liscia una sorta di rigore in movimento. Al 10′ uno-due tutto di prima tra il cipriota e Ribéry il cui destro fa la barba al palo difeso da Provedel. La Salernitana prova a pigiare il piede sull’acceleratore ma non sfonda. Al 15′ il tentativo di Radovanovic costringe Provedel ad una parata in due tempi. Al 19′ Kastanos sfiora ancora il gol dopo un’azione insistita. Entrano Perotti e Bohinen in luogo di Kastanos e Verdi, tra l’incredulità dei diecimila dell’Arechi e probabilmente dello stesso numero dieci granata. La Salernitana perde misure e distanze faticosamente ritrovate. E’ lo Spezia a sfiorare il gol prima con una conclusione dalla distanza di Manaj, poi con una transizione di Agudelo che serve Gyasi il cui destro si spegne alto non di molto sulla traversa della porta difesa da Sepe. Al 31′ liguri ancora pericolosi con una punizione a giro di Manaj. Entrano anche Mikael e Gyomber per Ribéry e Mazzocchi. Passa addirittura Dragusin a fare il terzino destro. Nel finale succede di tutto. Prima una carambola in area ligure con un braccio galeotto di Erlic, poi Djuric da pochi passi calcia debole tra le braccia di Provedel. E’ l’ultima emozione del match, Valeri manda tutti sotto la doccia dopo soli tre minuti di recupero. Domenica a Marassi contro il Genoa sarà un’altra finale. Ancora con Colantuono in panchina?

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