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Successo e applausi alla prima, anche Tello e Verde hanno “osato cominciare”

Vittoria alla prima. La Salernitana si regala tre punti al cardiopalma all’esordio in campionato contro il Cittadella e alla prima trovano il successo con l’ippocampo anche le nuove leve a disposizione di Giovanni Martusciello. Andres Tello e Daniele Verde sono subentrati nella ripresa e hanno rispolverato le proprie doti in una rosa che è ancora da puntellare nelle ultime settimane di mercato.

In mediana

“La gloria deriva dall’aver osato nel cominciare”, scrive presidente Roberto Busso al tecnico. E se chi ben comincia è a metà dell’opera, i nuovi arrivati non faranno rimpiangere le notti di massima serie. Andres Tello, primo subentrato tra le fila granata, ha sostituito un Mamadou Coulibaly spesso in affanno. Giovanni Martusciello ha deciso di buttarlo subito nella mischia, il mediano che ha allenato ad Empoli in massima serie è arrivato “pronto uso” da Catania. Per lui un esordio positivo e propositivo in maglia granata, il tempo formerà il legame con gli altri compagni e non potrà che oliare al meglio i meccanismi del centrocampo. Tello dialoga, scambia, cerca spazi e geometrie tra le maglie gialle del Cittadella, dimostra di poter essere uno dei perni nell’arco della stagione. Appena subentrato a inizio ripresa, il colombiano si posiziona come mezzala sull’out di destra e il cambio di passo nella zona nevralgica del campo si vede subito. Quando Braaf subentra a Maggiore per dare trazione anteriore alla squadra, al 24′ della ripresa, Tello viene dirottato accanto ad Amatucci nel suo ruolo, il mediano, marchio di fabbrica già dai tempi di Martusciello ad Empoli.

Sugli esterni

Doveva partire dal 1′, alla fine Daniele Verde ha aspettato qualche minuto in più per bagnare il suo esordio con l’ippocampo sul petto. L’ex Spezia prende il posto di Yayah Kallon all’undicesimo della ripresa, per dare freschezza ed estro alla fascia destra e sulla trequarti, nella quale dimostra di essere tra i più attivi. A lui il merito di aver dato il via all’azione che ha portato al momentaneo pareggio di Flavius Daniliuc. È stata sua la scelta di giocare palla corta su Amatucci, lo schema ha messo la giusta confusione nella retroguardia veneta per pungere di testa. Un altro esterno, Jayden Braaf, aveva già assaggiato il campo in Coppa contro lo Spezia. L’olandese, di proprietà del Verona, entra con la gamba giusta anche nell’esordio in campionato. Salta due volte l’uomo, creando la superiorità giusta per fare male alla difesa ospite e prova anche due volte a pungere Kastrati. Martusciello ha l’imbarazzo della scelta ora in quella zona di campo, cruciale per il suo ideale 4-2-3-1.

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