L’anno scorso il secondo posto fu suo con il Crotone, bravo a venir fuori nell’anomala continuazione del campionato post lockdown in estate. Oggi mister Giovanni Stroppa guarda il rush finale della Serie B da addetto ai lavori e da spettatore appassionato.
La situazione, con gli interventi delle Asl e il recente slittamento del torneo, è rimasta ben lontana da una scorrevole normalità in cadetteria. “Nella gestione Covid si doveva cercare di accontentare tutti, o quanto meno provarci, e cercare di rendere veritiero il torneo, senza penalizzare alcune società. A volte ci si dovrebbe mettere nei panni delle squadre che lo vivono in prima persona e pensare cosa si vorrebbe. Purtroppo è capitato ci sia stata disparità di trattamento, la Reggiana è stata penalizzata oltremodo. – ammette l’allenatore ex Foggia e Crotone – Si doveva percorrere una strada e mantenerla fin dall’inizio. I tempi ora sono ristretti e si è deciso di muoversi in questo modo. Ora ci sarà un calendario molto compresso, ma non è anomala come cosa. L’anno scorso dopo il lockdown ci fu una situazione simile. La sosta è troppo breve per cambiare gli equilibri. La condizione fisica e psicologica per le squadre non credo varierà molto. Anzi questo stop può risultare utile a recuperare qualche calciatore per il rush finale e a lavorare meglio”. L’allenatore lombardo sa bene come si centra una promozione. Nel 2016/17 ha conquistato la cadetteria piazzandosi al primo posto nel girone C di Serie C alla guida del Foggia; nello scorso torneo dietro al Benevento è arrivato il suo Crotone.
Stroppa ha guidato gli squali anche in massima serie fino allo scorso marzo, quando è stato esonerato (al suo posto Cosmi). “La Salernitana sta bene mentalmente e fisicamente, ha vinto una gran partita contro il Venezia. Il Lecce aveva perso con la Spal, ma si è riscattato a Vicenza. Sono entrambe in forma. In questo momento credo sia più importante guardare in casa propria che in quella dell’avversario – sottolinea – Tutte e due le squadre hanno le carte in regola per essere promosse direttamente. Il punto che c’è di differenza in classifica cambia davvero pochissimo. Bisogna proseguire, ragionando partita dopo partita e vedere cosa accade. Un fattore sarà avere tutti i calciatori a disposizione e avere una buona condizione psicofisica. Se hai tutto questo sei certamente avvantaggiato. Dai playoff poi si azzererà tutto. Chiaramente finire più in alto porta dei vantaggi nella post season, ti fa saltare il preliminare e hai dalla tua i risultati a favore”.
Secondo l’ex centrocampista per il secondo posto ormai è lotta a due. Troppo attardate Monza e Venezia: “Il Monza poteva fare molto di più. Ha faticato nelle ultime partite, poi ha vinto con la Cremonese, ma è a sei punti dal secondo posto e credo siano tanti. Stesso discorso per il Venezia che ha fatto cose straordinarie, sia sul piano del gioco che dei risultati. Purtroppo ha perso dei calciatori importanti in alcuni momenti clou, come Forte e Vacca, e ha avuto dei passaggi a vuoto”. Stroppa dà molti dei meriti dell’ottimo campionato disputato finora dalla Salernitana al suo collega granata. “Castori è indiscutibile. Si è mantenuto nelle prime posizioni fin dall’inizio, nonostante abbia qualche leggera e fisiologica flessione. Ora però è lì a giocarsi la promozione diretta. Il suo lavoro non si può contestare. La rosa della Salernitana è assolutamente competitiva, ci sono importanti individualità, ma la mano dell’allenatore è fondamentale. Castori è stavo bravo ad impiegare quasi tutti i componenti della rosa, perché anche chi subentra fa la sua parte e risulta spesso decisivo. L’organico è stato composto bene, l’attacco è forte, con Tutino e Djuric; poi c’è Gondo che, ad esempio col Venezia, è subentrato ed è risultato decisivo. In generale parliamo di una squadra solida, equilibrata ed arcigna, con grande personalità”.
Stroppa ha allenato in piazze calde come Pescara, Foggia e Crotone dove la presenza del pubblico può rappresentare un’arma in più per i giocatori. Un discorso applicabile anche su Salerno: “Ad inizio stagione c’era malumore tra i tifosi, visti i risultati della scorsa. Con i risultati positivi di quella attuale però la squadra avrebbe potuto portare dalla propria parte tutto l’ambiente. I tifosi si sarebbero quindi da subito messi al fianco dei calciatori. In questo momento la loro assenza pesa, soprattutto in una piazza come Salerno. Sono stato a Foggia e a Crotone e il discorso è simile”. Negli ultimi quattro anni il tecnico di Mulazzano ha sfidato in sei occasioni la Salernitana (bilancio di 3 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta): “Ho affrontato spesso la Salernitana in questi anni e ho sempre avuto la sensazione di sfidare una squadra allestita per vincere – conclude Stroppa – Onestamente non credo alle voci che Lotito non volesse puntare al massimo. Lo scorso anno la rosa era altrettanto competitiva, c’era un allenatore come Ventura. Che sia andata male è casuale”.
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