Soddisfazione Calabro: “Vittoria che vale tanto contro una squadra dal grande blasone”

Al termine della sfida vinta contro la Salernitana, Antonio Calabro, tecnico della Carrarese, è intervenuto ai microfoni di Lira Tv commentando molto soddisfatto la prestazione della sua squadra, che ha ritrovato la vittoria dopo cinque sconfitte consecutive.

“La vittoria di oggi vale tanto, perché arriva contro una diretta concorrente. Arrivavamo da un periodo difficile ed oggi la gara era complicata, ma siamo partiti molto bene. Sul 3-0 la partita sembrava essere chiusa ma la Salernitana ci ha preso campo ed è rientrata in gioco. Noi ci siamo impauriti, abbiamo corso solo verso la nostra porta. Abbiamo avuto molte occasioni per fare gol ma non le abbiamo sfruttate. La sofferenza proviene da nostri demeriti, è subentrato un fattore psicologico naturale dopo cinque sconfitte consecutive. – ha detto l’allenatore della formazione toscana –  Noi abbiamo questa mentalità, non dobbiamo venir meno allo spirito di gruppo per battere squadre del blasone della Salernitana. E’ vero che i granata ci ha messo spesso alle corde ma è anche vero che ci sono state almeno tre occasioni che avrebbero definitivamente tagliato le gambe agli avversari e che non abbiamo sfruttato“.

Sulla lotta salvezza Calabro ha poi detto: “Avevo parlato di tredici finali in cui bisognava fare almeno 15 punti. E’ vero che un campionato difficile e che con una vittoria o con un pareggio tutto potrebbe cambiare, ma credo che la salvezza si deciderà all’ultimo”. Per concludere il classe 1976 ha parlato della rosa a sua disposizione, riponendo piena fiducia in essa: “Non vedevo cose negative nella mia squadra, i giocatori sono anche migliorati con il mercato, l’ambiente ci sostiene e la società ci da fiducia. E’ ovvio che la Carrarese deve sudarsi le partite fino alla fine ma i tre gol di vantaggio fanno capire quanto bene abbiamo fatto contro una squadra molto difficile da affrontare“.

L’allenatore originario di Galatina è poi intervenuto anche in sala stampa dicendo: “Quando questa squadra non ha giocato con quest’atteggiamento, soprattutto in casa, i risultati non sono arrivati. Poi il modulo, le tre punte, le due punte, sono discorsi secondari. Questi ragazzi mi mettono in difficoltà perché mi rendono difficili le scelte, sono tutti degni di una maglia”.

L’allenatore ex Catanzaro ha poi continuato parlando della Salernitana: “L’avversario si chiama Salernitana, l’anno scorso era in Serie A. Sono entrati Verde, Reine-Adelaide, Simy. C’è tanta qualità. E quindi i due gol finali subiti possono essere anche frutto di questi ingressi. Noi dobbiamo vincere con sacrificio, spirito di gruppo. E dobbiamo dare una mano a questi giovani che entrano. E non fischiarli dopo 15’ che sono entrati. E’ proprio questo il senso del progetto Carrarese e del processo di crescita di questi ragazzi che hanno le qualità per giocare in Serie A tra 4-5 anni. Ma adesso vanno sostenuti, ci penso io a bacchettarli se sbagliano, non vanno fischiati al secondo passaggio sbagliato”.

Per concludere il tecnico ha commentato l’andamento del campionato cadetto dicendo: “Il campionato di Serie B è subdolo, non puoi metterti in giacca e cravatta, devi stare sempre in trincea. Se ti rilassi è la fine. Ogni settimana ci sarà alternanza di risultati. Si sale e si scende, speriamo di essere al sicuro quando il torneo finirà. Alla vigilia di questa partita avevo detto che non vedevo cose negative. La società è sul pezzo, la squadra è sul pezzo, i ragazzi stavano migliorando. Fare punti in Serie B non è facile. Forse si sono messi tutti in giacca e cravatta, io no”.