Slitta ancora summit proprietà-dirigenza: il tempo stringe, entro stasera l’incontro a Roma?

Slitta ancora l’incontro proprietà-dirigenza per delineare il futuro tecnico della Salernitana. Altro rinvio, stavolta per impegni milanesi di Marco Mezzaroma. Dovrebbe svolgersi oggi, però, il delicato confronto a Roma tra i due soci-cognati e il ds Fabiani per fare chiarezza su strategie e soprattutto uomini che opereranno per conto del club granata nella stagione ormai alle porte. La posizione di Leonardo Menichini resta in dubbio, nonostante il contratto automaticamente rinnovatosi dopo la salvezza. La dirigenza medita di proporre alla proprietà nomi diversi, con Giampiero Ventura e Marco Baroni in primis, Gianni De Biasi e Moreno Longo in seconda battuta.

Il direttore sportivo, formalmente in scadenza ma comunque operativo, attende una convocazione. Nulla è da escludere. Il summit era originariamente previsto mercoledì, ma ha subito due slittamenti ed entro oggi bisognerà trovare la quadra, perchè poi ci sarà di mezzo il weekend e da lunedì il co-patron Lotito (ieri impegnato in mattinata in consiglio federale) sarà a Milano per l’assemblea della Lega Serie A. Insomma, bisogna fare presto. Proprio l’Imperatore Claudio gradirebbe il nome di De Biasi, ex ct dell’Albania e vicino alla figura di Tare, mentre Fabiani propenderebbe più per Ventura – in cerca di rilancio dopo il fallimento in Nazionale e la poco felice esperienza al Chievo Verona – con Baroni prima alternativa.

Non è detto, però, che non si possa proseguire con lo status quo. Lotito resta comunque riconoscente nei confronti di Menichini e potrebbe – per questo principale motivo ma anche mancanza di tempo da dedicare alle faccende di casa granata – decidere… di non decidere e confermare il trainer toscano a braccetto con Fabiani. Il ds pare non ponga veti, ma è chiaro che occorrerebbe mettere da parte ogni disaccordo per poter iniziare col piede giusto. Una cosa è certa: Menichini, qualora non dovesse essere riconfermato sulla panchina dell’ippocampo, dovrebbe essere esonerato e non accetterebbe una rescissione contrattuale.