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Simy, ultima sosta utile per tornare bomber: è il suo peggiore inizio italiano

È uno dei peggiori avvii di campionato della carriera di Nwankwo Simy, almeno in termini realizzativi. L’attaccante nigeriano è soltanto l’ombra, forse neppure quella, del bomber capace di siglare 20 gol nella scorsa annata con la maglia del Crotone. “La mia paura è che possa andare in una mini depressione che poi influisce sulle prestazioni: il ragazzo va aspettato e aiutato, bisogna lavorare su di lui nella sosta”, ha detto Stefano Colantuono, che ha ammesso anche a parole – oltre che con i fatti della sostituzione con Djuric all’intervallo di Lazio-Salernitana – il momento di difficoltà del giocatore classe 1992.

Mai numeri così bassi in Italia

L’anno scorso a questo stesso punto della stagione Simy aveva messo a segno tre reti, di cui solo una decisiva per la conquista di un prezioso pareggio contro la Juventus. Nel precedente torneo di Serie B, ancora con la maglia pitagorica, era addirittura a quota otto, con tre doppiette. Sempre in cadetteria, nel 2018/19, i gol alla dodicesima erano comunque tre (fra cui uno contro la Salernitana di Colantuono allo Scida per l’1-1 finale). Nel 2016/17 e nel 2017/18 in A col Crotone aveva siglato un gol, proprio come adesso: ma nel primo anno italiano i minuti in campo erano stati 263′, nel secondo 286′; stavolta, invece, sono 519′. Simy aveva fatto meglio anche nel 2014/15 in massima serie portoghese (3 gol in 8 presenze nei primi 12 turni) con la maglia del Gil Vicente.

Ultima chance per resettare

“La sosta per ritrovarlo, paga il ritardo di condizione con cui è arrivato”. E sono tre, perché lo stesso ragionamento – più che altro, auspicio – è stato fatto anche prima delle pause di settembre ed ottobre. Il campionato si ferma per la terza volta da quando è cominciato, per dare spazio alle nazionali e un po’ di ossigeno-riposo a chi resta. Simy ne ha bisogno ma è in qualche modo all’ultima chiamata: contro Sampdoria e Cagliari la Salernitana non potrà fallire, né permettersi prestazioni sotto tono. L’impegno, va detto, non manca. Ma l’attaccante in maglia numero 25 risulta avulso dal contesto: a dispetto del fisico comunque importante, non è uomo da protezione palla per far salire la squadra, non è elemento che si trova a suo agio a giocare molto lontano dalla porta in attesa di ripartire, bensì calciatore da sfruttare negli ultimi 20 metri, in area avversaria. Ha fallito però occasioni importanti anche lì in questa stagione. Insomma, Nwankwo Simy deve ritrovarsi e ritrovare feeling con il gol, con l’aiuto del tecnico ma anche dei compagni. Di tempo non ce n’è ancora molto per riaggiustare la situazione.

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