Tre anni dopo il destino è stato totalmente ribaltato. Sabato all’Arechi arriverà lo Spezia, squadra contro cui Simy ha segnato il suo primo gol granata. Il 16 ottobre 2021 il nigeriano aprì le marcature nella sfida del Picco (nella foto in evidenza l’esultanza sotto il settore ospiti), poi i liguri rimontarono e vinsero 2-1. Un ko che costò a Castori la panchina. Dopo quella rete per Simy iniziò il digiuno, fino all’addio in prestito a gennaio (direzione Parma). La stagione successiva l’ex Crotone giocò in prestito al Benevento, dove non gonfiò mai la rete e retrocesse anche in C.
Sempre sull’uscio
L’attaccante ha vissuto l’ennesima estate con le valigie in mano. Gli capitò già dopo la salvezza del 2022, quando rifiutò varie destinazioni, tra Italia ed estero (Turchia), accordandosi sul finire del mercato poi con il Benevento, e anche nell’estate del 2023. Il nigeriano fu messo fuori lista, lo fece però reintegrare Pippo Inzaghi, suo estimatore che lo avrebbe volentieri voluto alla Reggina. L’ex trainer si affidò alla punta per provare a rivitalizzare l’attacco: da novembre 2023 a maggio 2024 3 gol segnati. E in estate la solita telenovela, con la Salernitana che voleva liberarsi del suo pesante ingaggio (1,7 milioni lordi) da corrispondergli fino al 30 giugno prossimo. L’attaccante non ha però trovato la giusta sistemazione, rifiutando anche un’offerta dall’Iran. Spesso è stato beccato dai tifosi, sia durante il ritiro, ma anche nella prima gara stagionale contro lo Spezia all’Arechi, dove segnò sì nella lotteria dei rigori, ma sbagliò anche un clamoroso gol di testa da pochi metri, con porta sguarnita.
La svolta
Il (quasi) gol col Cittadella alla prima di campionato ha dato una svolta alla sua stagione. Il gong del calciomercato era vicino, ma per il giocatore latitavano le offerte. La permanenza è stata la naturale soluzione, il resto lo ha fatto Simy: assist a Braaf col Sudtirol e gol con la Sampdoria. Ma anche un giusto atteggiamento, come confermato da Petrachi: “Si è comportato bene fin dal primo gorno si è allenato al massimo. Mi interessava la professionalità di chi stava con noi. Lui mi ha assicurato impegno e abbiamo anche instaurato un buon rapporto. In ritiro abbiamo parlato tanto, è un ragazzo a posto e me lo sono un po’ coccolato. Mi sono affezionato a lui perché mi ha trasmesso valori importanti. Come alternativa nel nostro attacco Simy può starci”. Anche dopo la fine del calciomercato italiano, l’ex Crotone avrebbe potuto salutare, ma così non è stato.
Da alternativa però si è trasformato in prima scelta, sfruttando le circostanze. Martusciello ha provato a mettergli davanti sia Wlodarczyk che Torregrossa, ma entrambi hanno dimostrato di aver bisogno ancora di tempo: il polacco deve abituarsi al calcio italiano, l’ex Brescia deve trovare condizione. E Simy ha scalato le gerarchie con i gol, sfruttando le chance, nonostante due panchine di fila con Reggiana e Catanzaro: rete da subentrato, in 29′, contro il Pisa, e marcatura in Coppa Italia con l’Udinese. Per l’allenatore è stato inevitabile riproporlo a Palermo, dove, pur non segnando, è stato preziosissimo col suo lavoro per la squadra. D’altronde, per peso e centimetri, è una punta difficile da marcare quasi per tutti i difensori della cadetteria. Dopo la vittoria al Barbera, Martusciello ha ribadito l’apprezzamento umano nei suoi confronti: “È un ragazzo straordinario che mette a disposizione anche la sua serietà alla squadra. L’ho visto bene anche nei giorni antecedenti quando non giocava. Si è sempre creato un dialogo e confronto tra di noi”. Un’investitura che lo fa partire avanti ai due compagni di reparto in vista del match di sabato. Tre anni dopo può chiudersi un cerchio.
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