Simy-Salernitana al capolinea: 11 mesi in parabola discendente

Fa rumore l’esclusione di Nwankwo Simy dall’elenco dei convocati per la seconda parte del ritiro austriaco. Il nome del nigeriano non compare tra quelli su cui Nicola intende continuare a lavorare per costruire la Salernitana 2022-23. Eppure le motivazioni non vanno ricercate esclusivamente in un’imminente partenza, dal momento che eventuali trattative per una sua cessione sono ancora in fase di definizione.

Come cambiano le prospettive in soli 11 mesi e mezzo. Lo scorso 19 agosto, la punta classe ‘92 fu ufficializzata dal club granata generando euforia all’ombra dell’Arechi. “Problema del gol risolto” pensarono in tanti, visto che Simy ne aveva realizzati 20 nella stagione precedente proprio al Crotone in massima serie. Un investimento importante (circa 6,5 milioni per il cartellino, con pagamento dilazionato) per una società con budget cristallizzato causa trust. Eppure tanto è costato l’unico gol ufficiale realizzato dall’attaccante, l’inutile guizzo a La Spezia, rimontato poi dai bianconeri. A sua parziale scusante, un gioco – quello di Castori – poco rispondente alle sue caratteristiche; Simy necessita di cross e rifornimenti continui mentre nella prima parte di campionato di palloni se ne sono visti veramente pochi nel reparto offensivo granata. Ben presto, causa anche ritardo di condizione e qualche problemino fisico, la maglia da titolare si è trasferita stabilmente sulle spalle di Milan Djuric, riferimento per lanci lunghi e boa nelle idee calcistiche di Castori prima e Colantuono poi. Nel mercato invernale, per non disperdere il valore di mercato di Simy, arriva il prestito al Parma in Serie B. Magro anche qui il bottino, 1 gol e 3 assist in 12 presenze.

Con un bilancio di 2 reti, si è chiusa la stagione peggiore della sua storia recente. Si pensava che Simy potesse ritrovarsi, lavorando in Austria con Davide Nicola, tecnico che lo aveva allenato proprio a Crotone. Il mister ha provato a capire quanto il giocatore potesse ancora dare alla causa granata. Nella prima parte di ritiro, a Jenbach, Nicola non ha trovato evidentemente tutte le risposte che cercava. La necessità di non iscrivere a bilancio una pesante minusvalenza ha fatto il resto. Per Simy si è fatto vivo il Bari, neopromosso in B con voglia di sorprendere, ma al momento non è stato affondato il colpo. Al momento l’ex calabrese si allenerà in solitaria al Mary Rosy in attesa di sistemazione. Come cambiano le prospettive…