La nostra top 11 della tredicesima giornata di serie B, schierata con il 4-4-2, è la seguente:
LANNI (ASCOLI): le strepitose parate (almeno tre) compiute nel primo tempo tengono a galla un Ascoli in netta difficoltà tattica ma bravo ad uscire sulla lunga distanza. Ipnotizza Mancuso dal dischetto, prima di respingere un tiro a giro dello stesso attaccante ed un colpo di testa sotto misura di Memushaj. Decisivo.
POLI (CARPI): prestazione sempre ordinata ed attenta, priva di sbavature, contro un Padova realmente pericoloso solo con qualche tiro dalla distanza.
IDDA (COSENZA): un’incertezza che poteva costare cara e mal sfruttata da un sonnacchioso Budimir. Poi, dopo tanta gavetta in terza serie, emerge la sua voglia di farsi notare, premiata addirittura con il gol che consente ai lupi silani di sbancare Crotone.
RAJKOVIC (PALERMO): roccioso ed affidabile, sempre pronto a costruire gioco dalle retrovie, con un colpo di testa perentorio il serbo sigla il gol del pari che rafforza il primato del Palermo e mortifica le ambizioni di risalita del Verona.
VALIANI (LIVORNO): passano gli anni ma la sua duttilità tattica continua a fare la fortuna degli allenatori. Abbandona la funzione di centrocampista e va a presidiare la corsia esterna, dove spinge con continuità e solo per mera sfortuna non regala il successo ai suoi con un tiro violento che si stampa all’incrocio dei pali.
DI MARIANO (VENEZIA): abbiamo ormai esaurito le parole per descrivere la sua capacità di essere decisivo nel corso del primo terzo della stagione. Sta imparando a centellinare i suoi sforzi atletici nell’arco dei novanta minuti, riuscendo così a guadagnare lucidità in fase finalizzativa. Autore di una doppietta che rinvia i sogni di gloria del Brescia.
VERRE (PERUGIA): altra prestazione notevole del ventiseienne romano, il quale si trova perfettamente a suo agio all’interno di un mosaico tecnico-tattico costruito per esaltare la sua capacità di creare e concretizzare soluzioni offensive. Semplicemente splendido il gol che regala il momentaneo pari in casa del Benevento.
BANDINELLI (BENEVENTO): punisce la sua ex squadra con un siluro chirurgico scagliato dai venti metri. Sono già tre le reti realizzate dalla talentuosa mezzala fiorentina, abile a destreggiarsi anche nella posizione di centrocampista centrale in una mediana a quattro.
FALCO (LECCE): i suoi numeri tecnici sono già da massima serie, la continuità mentale ed agonistica ed il fisico, invece, necessitano ancora di miglioramenti. Però, quando si accende, è in grado di spaccare la partita come pochi, sia che agisca da trequartista, sia che parta da destra a piede invertito.
CODA (BENEVENTO): centravanti, trequartista e regista avanzato, l’ex granata calamita le attenzioni delle difese rivali. Quando gioca supportato da tanta qualità calcistica è indiscutibilmente il più forte centravanti della categoria. Imposta e rifinisce con impressionante continuità, prima di finalizzare l’azione che spalanca le porte alla vittoria che salva la panchina di Bucchi.
ARDEMAGNI (ASCOLI): la giornata perfetta per un attaccante che vive da sempre in simbiosi con il gol e la passione della tifoseria. Realizza un gol di alta classe e corre a sfogare la sua rabbiosa gioia sotto la curva occupata dai numerosissimi tifosi ascolani.
ALL. LIVERANI (LECCE): insieme al Pescara, il Lecce è l’autentica sorpresa di questa prima parte della stagione. Gran parte del merito è da ascrivere alla mentalità di un tecnico che, nonostante un organico di discreta levatura ma non da primissimi posti, ama infondere ai suoi calciatori una mentalità vincente e sempre tesa a sviluppare trame che mettano sotto pressione le difese avversarie. Organizzazione e voglia di stupire fanno del Lecce una delle più agguerrite compagini in chiave play off.
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