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Serie B, Salernitana attenziona la situazione Samp: c’è diffida per blocco calendari

Continua la battaglia della Salernitana al di fuori del campo per cercare di fare luce sulla regolarità delle iscrizioni in Serie B, in particolare della Sampdoria, e parallelamente per far valere le proprie ragioni sulla questione playout, anche se da questo punto di vista sarà impossibile riottenere la B. Nei giorni scorsi la società ha intanto presentato un esposto in Figc diffidandola dal pubblicare i calendari cadetti e della Lega Pro, come riporta La Città: le cerimonie sono in programma il 28 luglio per la C e il 30 per la B, ma il club granata chiede di fare prima luce sulla condizione debitoria della Sampdoria, le sue difficoltà a onorare pagamenti, stando a quello che si legge su organi d’informazione liguri e non solo, considerando anche il famoso concordato con il Tribunale di Genova per il rientro del pesante debito, che con la mancata promozione in Serie A non verrebbe rispettato e avrebbe bisogno di un intervento pesante dalle tasche della proprietà. La società di Iervolino vuole vederci chiaro e chiede di verificare la correttezza di tutte le pratiche, in subordine di essere riammessa alla Serie B al posto dei doriani, nel caso di inadempienze o impossibilità di garantire una gestione regolare in questa stagione.

Nello stesso tempo, dopo il rigetto del ricorso da parte del TAR Lazio contro la delibera famosa del 18 maggio con cui venivano rinviati i playout sine die, il pool legale della Salernitana si concentra sull’udienza in Corte d’Appello Federale in programma il primo agosto, per quanto riguarda il ricorso in sede sportiva con cui la società aveva impugnato il comunicato della Lega B che ufficializzava le date playout (15 e 20 giugno) ma senza indicare i nomi delle squadre. Difficilissimo pensare che ci sarà un capovolgimento del giudizio del Tribunale Federale Nazionale. La giustizia sportiva endofederale però è un passaggio necessario prima di approdare al Collegio di Garanzia del CONI e poi alla giustizia amministrativa: in questo caso però i tempi si sono già allungati e si arriverebbe alla giustizia ordinaria a campionato già iniziato, soltanto per ottenere un risarcimento danni per la mancata partecipazione alla Serie B, quantificabile a occhio e croce sugli 8 o 10 milioni di euro.

 

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