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Serie B, la Top11 dell’8^giornata: Micai-Casasola in elenco, il Palermo fa tris. Tutino lancia il Cosenza

La nostra ‘top 11’ dell’ottava giornata di serie B, schierata con il 4-2-3-1, è la seguente:

MICAI (SALERNITANA): il vero centravanti della squadra granata è lui, con le numerose parate che hanno fruttato gran parte dei punti conquistati nelle prime otto giornate. Incerto sull’intervento falloso che concede al Perugia il rigore del momentaneo pari, ma il resto del match è un concentrato di reattività felina, coraggio e cattiveria agonistica. Vido, Mustacchio, Melchiorri e Kouan faranno fatica a dimenticarlo.
CASASOLA (SALERNITANA): gara tatticamente difficile per l’ex alessandrino che deve spesso fronteggiare gli arrembanti Moscati e Felicioli. Soffre ma tiene botta, risultando anche decisivo a livello offensivo. Suo, infatti, è il perfetto cross che trova l’errore aereo di Djuric, prima di scoccare il tiro di destro che approfitta del goffo tuffo di Gabriel e regala tre punti preziosi alla Salernitana.
BELLUSCI (PALERMO): ingaggia un duello rusticano con il possente La Mantia ricevendo e restituendo botte, restando sempre sul pezzo, non smettendo mai di lottare e soffrire e, infine, proponendosi anche nella metà campo leccese.
LEGITTIMO (COSENZA): svolge ottimamente le funzioni di centrale sinistro in una retroguardia a tre, risultando sempre tempestivo e preciso nelle chiusure difensive e supportando la prima costruzione della manovra silana.
MARTELLA (CROTONE): protagonista di due momenti salienti su tre del match: pennella l’ottimo traversone che consente al centravanti Spinelli di realizzare il primo gol con la maglia rossoblù; poi salva sulla linea di porta il tiro a colpo sicuro di Pulzetti.
NDOJ (BRESCIA): le prestazioni del ventunenne centrocampista albanese migliorano settimana dopo settimana. Calciatore completo e con notevoli margini di miglioramento. Morde le caviglie avversarie e si rende spesso protagonista di strappi ricchi di qualità nella trequarti altrui. Come quello da cui scaturisce il perfetto assist che consente a Morosini di siglare il definitivo pareggio bresciano.
TABANELLI (LECCE): il suo dinamismo in entrambe le fasi di gioco regala a Liverani la possibilità di schierare un centrocampo aggressivo in fase difensiva e lesto a riproporsi nella metà campo avversaria. Chirurgico il tiro al volo di collo destro che vale il momentaneo pareggio giallorosso.
TUTINO (COSENZA): semplicemente devastante con le sue accelerazioni lucide e imprevedibili che disorientano senza soluzione di continuità la retroguardia foggiana. Si procura un rigore saltando in pochi metri tre avversari; penalty che lui stesso finalizza dopo aver raccolto la respinta di Bizzarri sul tiro di Maniero. Poi mette in ghiacciaia il match con un esterno destro che fa venire giù il San Vito.
NESTOROVSKI (PALERMO): se ne sta acquattato come una letale vipera per larghi tratti del match, ma quando si desta conferma di essere uno degli attaccanti più essenziali e concreti del torneo cadetto. Scorge uno spiraglio alla destra di Vigorito ed è abile a penetrarlo con una traiettoria a giro scaturita dal suo velenoso sinistro. Nel finale, quando i giochi sembrano ormai chiusi, un suo geniale colpo di tacco disarticola la difesa leccese e consente a Puscas di firmare il trionfo rosanero.
MOROSINI (BRESCIA): gioca poco ma segna spesso. Quarto gol stagionale in appena duecentosettanta minuti giocati. Dati numerici che disegnano la crescita mentale di un ragazzo che non vuole rassegnarsi ad accettare il ruolo di comprimario alle spalle di Donnarumma e Torregrossa. Un gol di testa ed un altro al termine di una verticalizzazione concretizzata con estrema freddezza. Corini dovrà trovare il modo per inserirlo più spesso nell’undici di partenza.
MONACHELLO (PESCARA): qualche settimana fa avevamo elogiato la qualità tecnica e il talento di un ragazzo ancora alla ricerca di continuità agonistica ed autostima. Dopo il sofferto inizio di stagione vissuto alle spalle di Cocco, il ventiquattrenne mancino di proprietà dell’Atalanta sta recitando da protagonista nel dirompente cammino del Pescara. Realizza una doppietta di ottima fattura sul difficile campo dello Spezia, mostrando di saper calciare efficacemente con entrambi i piedi.
ALLENATORE STELLONE (PALERMO): merita la palma di miglior allenatore di giornata per aver fermamente creduto nella vittoria dei suoi, anche quando il match in casa del Lecce sembrava ormai prossimo a consegnare un punto ad entrambe le squadre. A dieci minuti dal termine toglie dal campo Rispoli, un esterno intermedio, ed inserisce Puscas per giocarsela con quattro attaccanti. Il gol della punta rumena esalta la lungimiranza tattica di mister Stellone.

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