Serie A in ritiro durante il Mondiale: granata a Salerno, Inter e Lazio tra Spagna e Argentina

Che fosse un campionato anomalo si era capito dal principio. Se poi aggiungiamo lo svolgimento del Mondiale durante i mesi invernali, allora tutto è al completo. Dal 20 novembre al 18 dicembre 2022 gli occhi del calcio saranno puntati sul Qatar dove, ahinoi, non ci sarà l’Italia di Mancini. Ma come si muoveranno le squadre di Serie A per mantenere viva la preparazione durante lo stop del campionato mondiale? C’è chi già dal ritiro estivo ha formulato una preparazione divisa in due, tra fase estiva al caldo e funzione invernale con temperature decisamente più basse.

Inter e Lazio pensano al “caldo”

Altre squadre hanno in mente di muoversi dal “locale” e cercare temperature più miti, magari coordinando preparazione, scouting e opportunità di marketing. Inter e Lazio si muoveranno, per ora, secondo questo filone con i biancocelesti di Sarri propensi ad organizzare una tournée a Buenos Aires per poi sfidare il San Lorenzo, squadra di cui Papa Francesco è tifoso anche se il tecnico toscano preferirebbe restare a Roma ed evitare nuovi adattamenti. La squadra nerazzurra, invece, è di tutt’altro avviso. Lo spostamento dell’Inter è visto anche in chiave “economica” con il presidente Zhang alla ricerca di nuove partnership in termini di sponsor e nuovi possibili soci. Per quanto riguarda la meta del ritiro, in casa nerazzurra, tra le location valutate con più attenzione, ci sarebbero Malaga e Tenerife in primis mentre come seconda scelta Malta.

E la Salernitana?

Il primo pensiero di Davide Nicola è avere a disposizione i lungodegenti per avere una scaletta di allenamenti quantomeno completi. Organico, tra quelli che non viaggeranno con le rispettive nazionali, almeno a disposizione per una preparazione di trenta giorni prima di affrontare il Milan, all’Arechi, il 4 gennaio del nuovo anno. Le ipotesi palesate di un mini ritiro granata portavano a mete quali la Turchia o l’Andalusia fino all’ipotesi Malta. Tutte momentaneamente accantonate con un progetto salernitano di permanenza “in casa” con i campi del Mary Rosy già pronti alla rizollatura invernale.